Icona della cucina italiana nel mondo insieme alla pasta, la pizza ha tutta una sua storia. Che sia vera o no, questo non lo sapremo mai con certezza, ma l’origine della pizza è una faccenda che almeno una volta nella vita ha incuriosito tutti. Certamente è impossibile determinare l’inventore della pizza, ma sicuramente con un po’ di ricerca è possibile capire di più sulla storia di questo piatto così amato.
Le origini della pizza
Pare che nel Regno di Napoli, tra il ‘500 e il ‘600, si preparasse una sorta di schiacciata che oggi prende il nome di pizza Mastunicola. Questa pizza allo stato embrionale, diversa da come la conosciamo noi oggi, era condita con grasso di maiale, formaggio di pecora e basilico. Sempre insieme ai condimenti antichi c’erano i bianchetti, ma di pomodoro non vi era ancora nessuna traccia, per questo bisognerà aspettare la metà del ‘700. Fu solo intorno alla metà del 1800 che la pizza diventò molto simile a quella che noi consumiamo oggi: una tela bianca da dipingere con gli ingredienti più diversi. Ma l’aggiunta di nuovi ingredienti portò la pizza su un altro livello di classe e da cibo dei poveri divenne quindi pietanza da ricchi. La pizza rimase comunque una ricetta circoscritta nel Regno di Napoli per diverso tempo. Fu solo dopo il secondo conflitto mondiale, grazie alle migrazioni che la pizza fu conosciuta prima nel settentrione italiano e successivamente anche all’estero.
Chi ha inventato la pizza Margherita
Se è vero che è impossibile sapere il nome di chi ha inventato la pizza, è vero anche che un nome per l’ideazione della pizza Margherita c’è ed è quello di Raffaele Esposito. Titolare di una nota pizzeria di Napoli, Esposito dedicò questa pizza nel 1889 alla regina Margherita di Savoia. L’obiettivo era quello di portare il tricolore nel piatto e quindi mozzarella, basilico e pomodoro furono gli ingredienti che battezzarono una delle pizze più famose del mondo. La leggenda della pizza Margherita non è quindi tale, si tratta di un fatto realmente accaduto e per questo dovremmo per sempre essere grati ai due protagonisti.
La pizza napoletana
Oggi la pizza è diffusa in tutto il globo, se ne preparano diverse versioni con gli impasti e i condimenti più vari (e spesso anche strani). La pizza napoletana resta tuttavia un simbolo della città che porta ogni anno anche un numero significativo di turisti da tutto il mondo per mangiare la sua versione. A lunga lievitazione e con il famoso cornicione alto, la pizza napoletana è morbida e soffice, bassa e ricca di condimenti che solitamente comprendono pomodoro e formaggi. Alcuni dicono che tra i segreti della pizza napoletana perfetta ci sia l’acqua, altri il clima, ma sono certamente il tempo, l’esperienza e gli ingredienti di qualità a fare la differenza.
Origini della parola “pizza”
Come per le origini della pizza stessa, anche le origini della parola “pizza” non sono certe. Si pensa che possa derivare dalla parola pinsa, un termine dell’antica lingua napoletana che a sua volta deriva dal verbo pinsere cioè schiacciare. Potrebbe anche derivare dal termine pita che in greco ci ricorda il verbo infornare. Un’altra versione, quella più accreditata ma non confermata, determina che la parola pizza derivi dal termine germanico bizzo o pizzo inteso come morso relativamente alle parole inglesi bit e bite.