Bisogna essere tenaci, caparbi e capaci per eccellere nella vita. Perché, per costruire il successo, bisogna lavorarci giorno dopo giorno, anche quando tutto il resto sembra remare in direzione (ostinata e) contraria. Ed è quello che hanno fatto e continuano a fare Floriano Pellegrino e Davide Caranchini, i due chef italiani selezionati da Forbes e inseriti nella classifica dei giovani "30 Under 30" più influenti d'Europa per il 2018.
30 UNDER 30: LA CLASSIFICA
Ogni anno Forbes seleziona 30 giovani capaci, come si dice in gergo 'influencer', anche se di mestiere fanno tutt'altro e li inserisce nella prestigiosa classifica dedicata ai talenti mondiali. Al suo interno figurano ballerini, modelle, CEO e fondatori di progetti e aziende innovative, artisti, fotografi, musicisti e...chef. E tra i 30 talentuosi selezionati quest'anno figurano anche due italiani, Floriano Pellegrino, colonna portante dei Pellegrino Bros e Davide Caranchini.
FLORIANO PELLEGRINO
Floriano Pellegrino non passa inosservato. Nelle sue parole c'è passione smisurata per la cucina e per la terra, il Salento, in cui ha aperto - insieme al fratello Giovanni - Bros a Lecce. A completare una squadra appassionata c'è Isabella Benedetta Poti, pasticcera e sous chef di Bros, anche lei giovanissima e già nella lista dei 30 Under 30 più influenti d’Europa per il 2017. Nel curriculum Floriano ha collezionato esperienze che lo hanno formato, ispirato e guidato nelle scelte e nella direzione intrapresa in cucina: quella più significativa senza dubbio nelle cucina del Lasarte nei Paesi Baschi con Martín Berasategui, poi Noma, Eneko Atxa, Mugaritz. La sua è una cucina affamata di perfezione ancorata alla loro regione, ma che sa volare altissimo.
DAVIDE CARANCHINI
Davide Caranchini ha alle spalle esperienze degne di nota e mai scontate per un giovane di 27 anni. Da Heinz Beck a Michel Roux, passando per René Redzepi, Davide cerca l'ispirazione nel bagaglio gustativo che si porta da casa. Alla guida di Materia, ristorante a Como, Davide Caranchini dialoga con il pop e i sapori della tradizione come si farebbe con il migliore dei giochi: divertendosi. Dell'eredità di Redzepi ha trasposto in cucina piatti che si basano su erbe spontanee, mentre l'amore per una cucina più vegetale va "imputato" allo chef Heinz Beck de La Pergola.
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