Ci sono regioni che, gastronomicamente parlando, hanno una marcia in più. Prendi le Marche. Una regione tra mare (qui consigliamo un itinerario gastronomico del Conero) e montagna, brodetto di pesce e olive all'ascolana. Una regione in cui si ama mangiare e stare a tavola, godendo di tutti i prodotti tipici che le Marche offrono, e che spaziano dai prodotti caseari agli ortaggi, da legumi antichi a mele speciali.
Scopri questi 7 prodotti tipici marchigiani:
LONZINO DI FICO
Un salame all'aspetto, un dolce di frutta secca dentro: fichi secchi (Dottati oppure Brogiotti), mandorle, noci e anice stellato, avvolti in foglie di fico. Un dolce di tradizione contadina, nato per non sprecare neanche uno dei fichi che le campagne producevano in abbondanza. Da mangiare a fette, meglio se abbinato al formaggio.
CACIO IN FORMA DI LIMONE
Immagine: La Casara Volante
Un formaggio poco conosciuto e decisamente originale. Si ottiene nella Vallata del Metauro e viene ottenuto da latte ovino crudo. La particolarità è che, dopo la rottura della cagliata, viene messo in stampi a forma di limone e salato con una miscela di sale e buccia di limone grattugiata. Il sapore fortemente agrumato fa sì che venga servito per lo più come dessert.
MELE ROSA DEI MONTI SIBILLINI
Immagine: Consulente Turistico Locale
A ogni regione la sua mela antica. Quelle rosa dei Monti Sibillini crescono tra i 450 e i 900 metri di altitudine, hanno un aroma intenso e un sapore dolce e acidulo. In realtà, all'interno del Presidio Slow Food che ne tutela la coltivazione, sono stati individuati otto differenti ecotipi: un'ulteriore prova della straordinaria biodiversità del nostro paese.
MOSCIOLO SELVATICO DI PORTONOVO
Immagine: Gusto e Sapori
Cozze che si riproducono naturalmente e vivono attaccate agli scogli del Conero. Tradizionalmente si pescavano in barca a remi, "staccandoli" con un forcone, mentre ora la pesca e la filiera sono strettamente regolamentate per preservare il futuro dei moscioli. Come si mangiano? Aglio, olio, sale, pepe e prezzemolo. Semplicemente perfetti.
CICERCHIA DI SERRA DE' CONTI
Piccola, spigolosa, colore grigio-marrone: la cicerchia di Serra de' Conti ha un nome lungo ma un metodo di preparazione più semplice di altre varietà, visto che le bastano (approssimativamente) cinque ore di ammollo e quaranta minuti di cottura. Da mangiare nelle zuppe oppure ridotta in purea. La farina, invece, può essere utilizzata per la pasta fresca.
CARCIOFO DI MONTELUPONE
Questa particolare varietà di carciofo viene prodotta nella città omonima, dove ogni annoviene celebrato con una sagra che raccoglie migliaia di visitatori e mobilita tutto il paese. Se aveste assaggiato lu scarciofunu o lo carciofinu, come viene chiamato in dialetto, capireste anche voi perché.
VITELLONE BIANCO DELL'APPENNINO CENTRALE
L’unico marchio di qualità per le carni bovine fresche approvato dalla Comunità Europea per l’Italia. Un riconoscimento di qualità che si aggiunge all'IGP, e tutela questa razza dal manto candido, con buone caratteristiche nutrizionali e un basso contenuto di grassi. Da provare in ogni modo: stufato, brasato, bollito, stracotto ...