Intervista allo chef Andrea Mainardi, ideatore di Officina Cucina, ristorante di Brescia con un solo tavolo, pensato per ricevere un gruppo di ospiti alla volta - da un minimo di due a un massimo di dieci persone - e dedicare loro grande attenzione.
Questo chef non ama i classici e se ci sono due sapori che non possono andare insieme, per lui sono la menta e il cioccolato.
Descriviti in tre parole.
Energia, passione, divertimento.
Se non fossi chef, cosa ti piacerebbe fare?
Creare nuove tendenze.
Qual è il tuo piatto preferito?
I salmì.
Quello che invece detesti?
Consistenze nervose...
Il piatto che avresti voluto creare tu.
La cotoletta alla milanese.
Due sapori che non possono andare insieme?
Cioccolato e menta.
L'ingrediente più importante della cucina?
Le acciughe.
Il menù ideale per una serata romantica?
Dopo aver curato nei minimi dettagli - luci, musica e arredamento - direi crostacei, bollicine e magari una sorpresa nascosta nel dolce.
Un piatto veloce per fare bella figura in una serata tra amici?
Tagliata di petto di piccione.
Se potessi aprire un ristorante in qualsiasi luogo del mondo, dove lo apriresti?
Nelle Isole Vergini: pescare la mattina, sole il pomeriggio e cucinare la sera.
Per chi ti piacerebbe cucinare una cena speciale?
Per il Papa.
Ci suggerisci tre cose da fare nella tua città?
Visitare il meraviglioso centro storico, una biciclettata aggressiva sul monte Maddalena mettendo nello zainetto pane, salame e bagoss, e un'esperienza in Officina Cucina (ride).
Un sogno nel cassetto?
Sono stato fortunato ed è già diventato realtà: un ristorante con un solo tavolo dove sprigionare la mia personalità.
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