Mentre numerosi chef lamentano un incremento eccessivo di (finte?) allergie, intolleranze ed esigenze dietetiche, c'è un ristorante che si impegna per accogliere tutti al meglio. Si tratta del tristellato Michelin Azurmendi, a qualche chilometro da Bilbao, in Spagna, attualmente al 38simo posto nella classifica dei migliori ristoranti del mondo. Qui lo chef Eneko Atxa e il suo team hanno ideato ben 18 differenti menu per soddisfare ogni esigenza alimentare dei propri clienti.
Per celiaci o intolleranti al lattosio, alcol free o vegetariani...ognuno può trovare il menu che fa per sè. «Si tratta di una lavoro molto delicato e su cui ogni membro dello staff deve lavorare con la massima attenzione, talvolta non è così semplice realizzare un intero menu che rispetti una determinata intolleranza ed è necessario il supporto di specialisti della salute», afferma Atxa, «È una grande responsabilità; il risultato del contatto diretto con gli ospiti».
Un grande impegno che finora, visto il buon riscontro ottenuto all'Azurmendi, ha ripagato e che Atxa, certo di poter soddisfare anche la più tortuosa esigenza o intolleranza, vuole replicare introducendo alcuni di questi menu alternativi nei suoi ristoranti di Londra e Tokyo.
Questi 18 menu fanno parte di una ben più ampia iniziativa del gruppo Azurmendi nominata Jakin(n), il cui scopo è la costituzione di una "società sana ed equa attraverso la gastronomia", sia dal punto di vista dalla sostenibilità che da quello antropologico. Un lavoro che include la collaborazione di ospedali locali, enti di beneficenza e persino ONG.
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