La location è quella del Superstudio Più, nel cuore del design district di una Milano che, seppure con le dovute restrizioni, vuole riguadagnare i suoi eventi in presenza.
I protagonisti dell’ospitalità italiana d’eccellenza si sono ritrovati per l’ormai consueta serata di premiazioni di Barawards 2021, il premio alle eccellenze dell’ospitalità made in Italy promosso da Bargiornale, la rivista professionale edita da New Business Media (gruppo Tecniche Nuove). Da oltre 40 anni è la voce più autorevole per il mondo dei professionisti del fuori casa, in collaborazione con Dolcegiornale, Pianeta Hotel e Ristoranti.
La supergiuria di 110 esperti del mondo dell’ospitalità, insieme al voto on-line, ha decretato i 19 vincitori emersi tra le oltre 700 candidature di locali e professionisti: imprenditori e professionisti che hanno dimostrato grandi doti professionali e hanno continuato a investire e a lavorare per accogliere al meglio i propri ospiti. I premi assegnati sono stati molti, vediamoli insieme.
A Roma, Milano e Napoli i campioni del cocktail
Il Premio Bibite Sanpellegrino Cocktail bar dell’anno va al Freni e Frizioni di Roma. Il locale, nato come street bar e protagonista di una grande evoluzione nel segno della qualità sotto la guida di Riccardo Rossi mescolando, oltre ai cocktail vanta arte contemporanea e una biblioteca piena di storie tutte da scoprire.
Grandi nomi anche per il Premio Ice Cube Bar team dell’anno, assegnato alla squadra del Drink Kong capitanata da Patrick Pistolesi, già vincitore nella scorsa edizione di Barawards del premio per il Cocktail bar dell’anno.
Flavio Angiolillo, poliedrico imprenditore della mixology milanese, ritira il Premio Barceló Bar rivelazione dell’anno per il neonato Mag La Pusterla (il quinto di una galassia che comprende Mag Cafè, 1930 e altri).
Fa il bis Mattia Capezzuoli del Camparino in Galleria di Milano, che dopo aver vinto lo scorso anno il premio per il bartender under 30 dell’anno quest’anno diventa “grande” e si aggiudica il Premio Roner Bartender dell’anno.
A succedergli nel Premio Campari Group Bartender Under 30 dell’anno è Andrea Pomo, trentino giramondo, che dopo l’esperienza dietro il bancone del Jerry Thomas Speakeasy di Roma si è recentemente lanciato in una nuova carriera da brand ambassador.
Il Premio Keglevich Bartender italiano all’estero dell’anno va a Lorenzo Antinori, beverage manager del Four Seasons Hotel Honk Kong, carica cui ha recentemente aggiunto quella di Beverage ambassador di tutti gli hotel della catena nella regione Asia-Pacifico.
La caffetteria premia Milano e Pompei
Orsonero Coffee, insegna milanese dedicata agli specialty coffee “importata” dal Canada da Brent Jopson con la moglie (milanese) Giulia Gasperini, ha poco alla volta conquistato anche i palati milanesi, oltre a quelli degli stranieri in visita a Milano. Per Brent e Giulia il 2021 si caratterizza per un doppio traguardo: l’apertura di un secondo locale a Milano e, soprattutto, il Premio Professional Bar caffetteria dell’anno.
A vincere il Premio Bloom Specialty Coffee Barista dell’anno è Paola Campana di Campana Bottega di Caffè Speciali di Pompei (Na), che dopo la laurea e una breve carriera nel marketing torna nell’azienda di famiglia e con il fratello Raffaele la trasforma in un punto di riferimento del caffè di qualità.
Il premio per il Brand ambassador dell’anno coffee & more è, andato, meritatamente, a Chiara Bergonzi di Alpro, tra le figure di spicco nel mondo della caffetteria per il suo nobile impegno nel fare cultura per il caffè di qualità.
I maestri del dolce
L’intraprendenza di Iginio Massari, il “volto” della pasticceria italiana, viene suggellata dal Premio Isa Bar Pasticceria/gelateria dell’anno: a vincerla la Galleria Iginio Massari di Verona, quarto punto vendita del maestro bresciano dopo Brescia, Milano e Torino.
Il Premio Callebaut Pasticcere/gelatiere dell’anno va… a un ristorante. A vincerlo è Mattia Casabianca, pastry chef del ristorante tristellato Uliassi di Senigallia (An). Questo ci rende sempre più consapevoli che la pasticceria rappresenta un gradino sempre più importante nell’alta ristorazione.
Milano al vertice della ristorazione nazionale
È Milano a dominare i premi alla ristorazione di Barawards 2021, aggiudicandosi tre vittorie su tre. Il Premio Diplomático Cuoco dell’anno va a Lorenzo Pesci, cui Fabio Pisani e Alessandro Negrini, insieme a Stefania Moroni, hanno affidato le redini di Aimo e Nadia BistRo.
Un altro bistrot sale sul gradino più alto del podio per il Premio Ristorante rivelazione dell’anno: è il 28 posti di Milano, guidato dallo chef procidano Marco Ambrosino, che ha dato vita a un luogo dove ai valori della cucina contemporanea mediterranea di qualità si abbinano principi etici, sociali, ambientali.
Sostenibilità e stagionalità come parole chiave anche per il rinnovato Zelo, ristorante del Four Seasons Milano che si aggiudica il Premio Comte de Montaige Ristorante d’albergo dell’anno: la cucina, guidata dall’executive chef Fabrizio Borraccino, ha una forte impronta locale grazie al lavoro di ricerca e valorizzazione dei piccoli produttori.
I grandi dell’ospitalità
Sono due nomi di primissimo piano i vincitori dei premi di Barawards 2021 riservati all’hotellerie, altro fondamentale tassello dell’ospitalità made in Italy.
Il Premio Hotel dell’anno è andato a un gioiello dell’ospitalità italiana: il Villa Igiea di Palermo, splendida dimora liberty progettata da Ernesto Basile per la famiglia Florio.
Ad aggiudicarsi il Premio General manager d’Hotel dell’anno è Luca Finardi, artefice del successo del Mandarin Oriental Milan.