Se c'è una ristorazione gravata di pregiudizi, quella è la ristorazione capitolina. Roma che sforna solo ristoranti acchiappa-turisti, Roma mollemente adagiata sulla propria (indubbiamente gloriosa) tradizione gastronomica, Roma incapace di proporre novità interessanti e tenere il passo di città come Milano.
Eppure, negli ultimi tempi, la ristorazione capitolina sta vivendo un nuovo fermento. E lo dimostrano aperture come Big Al, in via Parioli 79. Un concept restaurant con un linguaggio contemporaneo già dall'ambiente, progettato dagli architetti Giammetta and Giammetta, che ha un respiro internazionale anche nei numeri - 70 coperti più il gazebo esterno - e negli orari, da mezzogiorno alle due di notte.
In cucina c'è lo chef Emiliano Lopez, argentino ma ormai in Italia da quasi vent'anni, che ha costruito il menu intorno all'idea di piatti unici superando il bigino italiano di "antipasto, primo e secondo". I sapori sono netti e puliti, gli ingredienti spaziano dai salumi italiani alla patata dolce americana in un'atmosfera dinamica e vivace che, sia per la cucina che per il servizio, ricorda più un bistrot parigino che un ristorante romano. Notevole il bonus del cocktail bar.
Da provare il Bon - Bon: mandorlato di vitella, salsa tonnè e polvere di capperi.
Cosa Big Al Roma
Dove Viale Parioli 79 D, Roma