Non solo Francia. Quando si parla di formaggi erborinati, anche l'Italia possiede tesori caseari in tutte le sfumature del verde e del blu.
Alcuni ampiamente conosciuti, come il celeberrimo gorgonzola, che continua a vincere premi internazionali. Altri ancora ben nascosti, gemme "muffate" che vanno scovate nei piccoli paesi e nei produttori artigianali più lontani dai canali di distribuzione di massa. Come il formaggio blu di Morozzo.
COS'È IL BLU DI MOROZZO
È un formaggio a latte vaccino crudo che viene prodotto in un caseificio artigianale a Morozzo (provincia di Cuneo).
Si presenta in forme di piccola pezzatura, con una crosta fiorita ricoperta di cenere, che serve proprio per accelerare la formazione delle muffe, e una pasta venata di muffe azzurrine (quelle usate sono Penicillium roqueforti). La consistenza è morbida e cremosa, il sapore dolce.
COSA ABBINARE AL BLU DI MOROZZO
Il Blu di Morozzo è ottimo con le gelatine o bevuto insieme a vini dolci, che notoriamente esaltano i formaggi muffati, e spalmato su un pane con frutta secca come ad esempio uno di segale alle noci. Se volete farla semplice, qualche chicco d'uva o fettina di fico saranno comunque un ottimo abbinamento.
Potete provare a sostituire il blu di Morozzo al gorgonzola in queste due ricette: la Pizza radicchio, gorgonzola e pere e le Mele al forno con le noci.
PRODOTTI DEL TERRITORIO
Il paesino piemontese è famoso soprattutto per un altro prodotto tipico, il Cappone di Morozzo, che è stato il primo Presidio Slow Food in assoluto. La carne del pennuto - che viene allevato nelle migliori condizioni possibili per il benessere animale - è morbida e dal sapore delicatissima, perfetta per pasticci e ripieni.