La competizione sulle pizze a Milano si fa sempre più accesa: i grandi esponenti della pizza napoletana arrivano di gran lena, e piano piano giunge anche chi crede nella pizza contemporanea - il modello Berberè ma ancora prima la Taverna Gourmet.
C'è ancora posto per una buona pizzeria a Milano? Capperi...Che Pizza! non solo dice di sì, ma scommette anche su una tripla apertura in Italia: Milano appunto, poi Salerno e Lugano.
Dietro c'è la mano della famiglia Acciaio e in particolare di Luigi, pizzaiolo che da Torino porta a Milano la sua idea di pizza - con solide basi napoletane - per dare prova della ricerca su lievitazione, farine e ovviamente topping.
La direzione di Capperi...Che Pizza! è chiara: ingredienti di altissima qualità fra Presidi Slow Food e piccoli produttori, dal pomodoro al filetto di tonno, dalla mozzarella di Bufala - servita molto spesso fresca - agli affettati. Lievitazioni lunghe, grani antichi e altissima idratazione, diversa per ogni impasto - si arriva al 90% per quelli integrali. E poi acqua di pomodori (rossi e gialli) nell'impasto, che danno colore e un gusto un po' più sapido alla pizza.
Insomma, sulla carta tutto perfetto, anche se prima di cantare vittoria gli lasciamo il tempo necessario per rodare - soprattutto il forno - e aspettiamo il responso del pubblico milanese.
Capperi..Che Pizza! in Piazza Santa Maria del Suffragio
Capperi...Che Pizza! punta su due concetti: quella della pizza al taglio (foto qui sotto) - con un'entrata e una parte del locale dedicata solo all'asporto - e la pizzeria vera e propria per mangiare seduti in un ambiente mediterraneo, con tanto di albero di ulivo vero, dove si può scegliere fra un ampissimo menu e addirittura comporre la propria margherita, dall'impasto fino alla mozzarella passando per i pomodori.
Una pizza margherita tailor made costa 12,50 euro; visti gli ingredienti usati e la possibilità di personalizzare non grideremo allo scandalo per il prezzo.
Il menu è in generale abbastanza genoroso: la varietà proposta accontenta chi in pizzeria vuole sfogliare pagine e pagine, prendendosi tutto il tempo necessario per far impazzire il cameriere. Si inizia con delle combinazioni prezzi in media con Milano: 12 euro per il Pomo d’or (pomodorino giallo del Vesuvio, fior di latte fresco, ricotta di bufala campana Dop, aglio rosso di Nubia e origano di montagna) o per Mare Nostrum (pomodoro San Marzano, Alici di Cetara, aglio rosso di Nubia e origano di montagna).
Foto: Roberta Abate
Si sale a 14 euro per la Brontese (Pesto di pistacchio di Sicilia, fior di latte fresco, scaglie di limone delle costiera Amalfitana, olio Evo denocciolato, basilico) e a 16 euro per la Chiattona (fior di latte fresco, formaggio al pepe verde, pancia magra del contadino).
Alcune delle pizze vengono servite come delle classiche napoletane, altre a sei spicchi conditi uno a uno, e nascono soprattutto per essere condivise e magari ordinate per una degustazione al tavolo.
I prezzi si alzano vistosamente andando avanti col menu: la Lemon Pizza con salmone scozzese e gamberetti arriva a 32 euro, mentre quella Cascata San Daniele, con impasto integrale - ottima a dire il vero - ne costa 28 euro.
Prezzi un filo fuori mercato, forse, anche per l'esosa Milano. Sarà stata una scelta saggia investire su queste proposte?
Certo la possibilità di mangiare entro i 25 euro a persona c'è: se si resta sulle offerte più classiche da 12 euro, si dividono gli sfizi iniziali - i fritti davvero notevoli costano intorno agli 8 euro - e non si esagera col bere la spesa è in media con altri indirizzi milanesi. Se ci si fa prendere un po' dalla curiosità, e si cede anche alla bella carta di birre artigianali, si arriva facilmente anche a una 40ina di euro.
Insomma, la direzione del menu non è chiarissima, e questo potrebbe senza dubbio costituire un limite per il successo dell'indirizzo.
E tornando sempre alla carta: occhio ai dolci napoletani, alle montanarine gourmet e, come già detto, agli imperdibili fritti.
Cosa Capperi...Che Pizza!
Dove Piazza Santa Maria del Suffragio, 3, Milano
Tel 0287073392