Dopo Massimo Montanari e Michel Guérard, il premio François Rabelais verrà consegnato il prossimo 4 dicembre a Carlo Petrini, fondatore del movimento Slow Food.
Il riconoscimento premia "una persona per la sua opera per la valorizzazione del patrimonio culturale alimentare in Francia o nel mondo", un'opera che Carlo Petrini persegue ogni giorno, "figura di riferimento imprescindibile del buon mangiare e personaggio chiave nella lotta all'industrializzazione alimentare", precisa Philippe Gombert, presidente di Relais & Châteaux , "è un onore per tutti noi conferirgli il premio Rabelais".
Per Carlo Petrini, invece, "ricevere questo premio è un grande onore. Tutti noi, soprattutto in questo momento storico cruciale per il futuro del pianeta, abbiamo la possibilità di agire concretamente per difendere la biodiversità agroalimentare e per contrastare il surriscaldamento globale. Anche gli chef possono avere un ruolo importante. Un tempo infatti gli chef erano gli ambasciatori dei loro terroir. È giunta l'ora di diventare protagonisti di una sensibilizzazione e di un impegno comune da parte dei cittadini per cambiare le abitudini di consumo e per sostenere una produzione davvero sostenibile".
La fondazione Slow Food, che si batte per una "buona alimentazione, pulita e giusta" è stata fondata nel 1986 a Roma come risposta all'apertura di un fast-food. Grazie a questa associazione, Carlo Petrini, giornalista, sociologo e critico culinario italiano, auspica la riscoperta dei piaceri culinari e il riconoscimento di cibo e vini di qualità tra i patrimoni dell'umanità.
Attualmente Slow Food, partner di Relais & Châteaux in Francia, conta 100.000 membri ed è presente in più di 160 paesi. Il movimento ha anche lanciato il progetto l'Alliance des Cuisiniers, progetto che raggruppa tutti gli chef impegnati in promesse semplici: prodotti locali, buoni, equi e puliti e relazioni dirette e sostenibili con i produttori.