Il sensibile tema dei cambiamenti climatici, che diventa una vera e propria emergenza giorno dopo giorno, ha contribuito alla nascita di nuovi prodotti alimentari che dovrebbero, in teoria, ridurre la frenetica attività degli allevamenti intensivi alleggerendo il clima. È il caso della carne vegetale, chiamata anche “finta” carne.
È chiaramente un ossimoro, ma con carne vegetale si intende un alimento puramente vegetale che nelle sue caratteristiche organolettiche ricorda, appunto, la carne.
Cos’è la carne vegetale
Adatta a vegetariani e vegani, ma anche a chi vuole ridurre il consumo per questioni etiche, ambientali e salutari, la carne vegetale è un sostituto della carne così come l’abbiamo sempre conosciuta e cioè proveniente da bestiame. I prodotti disponibili sul mercato sono realizzati con legumi ricchi di proteine proprio come la carne “vera”. Questi legumi, trattati e spesso frullati, sono poi arricchiti con aromi, spezie e altri ingredienti che mescolati ricordano il sapore e la consistenza del prodotto originario.
Caratteristiche e ingredienti della carne vegetale
Girando tra le corsie del supermercato ci si imbatte inevitabilmente in questi prodotti. Hamburger, polpette, bistecche, spiedini: tutto è fatto con carne vegetale. Principalmente la carne finta è composta da piselli e lenticchie, con presenza di ceci, seitan e soia in alcuni casi. Il tutto viene poi “colorato” con barbabietola per ricordare il più possibile la carne. In alcuni brand compaiono diverse sigle, sono gli insaporitori e i conservanti.
Il risultato? Dal punto di vista gustativo la carne vegetale non sempre ricorda la carne vera, ma questo dipende dai diversi brand. Anche la parte nutritiva non sempre fa della carne vegetale un vero sostituto della carne.
È giusto preferire la carne vegetale?
Ridurre il consumo di carne è un impegno che tutti dovremmo prenderci nei confronti dell’ambiente e del nostro stesso futuro. Gli allevamenti intensivi, infatti, contribuiscono in maniera significativa all'inquinamento del nostro Pianeta in affanno. Ma quanto costa in termini di sostenibilità produrre la carne vegetale? Sicuramente l’impatto ambientale è inferiore, ma la vera domanda è: non basterebbe preferire il consumo di vegetali con sembianze di vegetali e concedersi la carne (vera) solo una volta al mese come facevano i nostri nonni? E magari con più consapevolezza nella scelta e nell'acquisto del prodotto?