È stata una serata all’insegna dei sapori di lago quella che si è svolta ieri, 19 settembre, negli spazi di Identità Golose Milano. L’hub internazionale di cucina d’autore, infatti, ha ospitato Alfio Ghezzi e Akio Fujita, direttamente dal ristorante Senso dell'Eala Hotel a Limone sul Garda (Brescia), nuovo cinque stelle lusso di design, che porta al suo interno l’arte dello chef su cui splende una stella Michelin al ristorante Senso, all’interno del Mart di Rovereto (Tn).
Una serata realizzata in collaborazione con Regione Lombardia e Ascovino - Associazione Consorzi Tutela Vini Lombardi, che ha visto protagonista un percorso gastronomico interessante, scandito dai vini del Consorzio Garda Doc, che bene hanno valorizzato il gusto del pesce di lago e dei vegetali, al centro della proposta.
“I piatti non devono solo piacere allo chef, questo non va mai dimenticato: ecco perché cerchiamo sempre di creare piatti che siano piacevoli da mangiare. Questo significa anche lavorare per il pubblico, talvolta tirarsi indietro, ma non essere privi di identità o di personalità. Semplicemente, significa avere una mentalità un po’ più aperta”, ha spiegato Ghezzi, che assieme a Fujita ha proposto un viaggio gastronomico che ha reso godibile e confortevole il patrimonio ittico d’acqua dolce, tra sentori del territorio, note affumicate e nuovi equilibri che siglano la cifra autoriale del duo culinario.
Il menu di Alfio Ghezzi e Akio Fujita a Identità Golose Milano

Ad aprire le danze, ecco uno sfizioso benvenuto al sapor di pan brioche con salsa olandese e uova di trota, tacos di semi di lino con crema al rafano e indivia con pesto di noci. Il tutto accompagnato dalle bollicine dello spumante Valdo Garda Doc.

A seguire, Shiitake trentino e coregone, ossia una tartare di coregone contaminata dal gusto orientale: condita con sale e pepe, servita con il fungo e l’emulsione del suo gambo. Nel calice, ancora bollicine, con le nuance del Brut bio Garda Doc Spumante di Valdo.

Poi, la comfort zone dei ravioli è stata tradotta dagli chef in Plin di anguilla con verdure in agro e salsa di Trentingrana, abbinati a Le Calderare e Garda Doc Pinot Grigio di Santa Sofia.

Il percorso è proseguito con Carpione e rapanelli in carpione, un piatto dalle spiccate note ittiche e affumicate, servito con Vasca 59 Garda Doc Riesling di Monte Cicogna.

Chiusura in bellezza con la Torta di rose, pesche e prezzemolo, una rilettura creativa della celebre torta di rose bresciana, con alla base una salsa verde di prezzemolo e una corolla di pesche sciroppate, servita con gelato alla mozzarella di bufala, un classico di Ghezzi.
Fantastiche le nuance del Recioto della Valpolicella Docg Classico di Santa Sofia in accompagnamento del dessert: la chiosa perfetta di un percorso che è riuscito a omaggiare ed esaltare il Lago di Garda e i suoi profumi, senza dimenticare di strizzare l’occhio al pubblico e abbracciare il palato.