Con la cultura c’è chi dice che non si mangia, ma in mezzo alla cultura sicuramente sì.
Dimenticate banali caffetterie o macchinette automatiche: i ristoranti nei musei sono una realtà in espansione. Locali nati all'interno dei musei, approfittando del fascino di architetture contemporanee o palazzi storici, gallerie d'arte ed esclusivi spazi di design, che arrivano ad acquistare fama e successo per conto proprio.
I grandi chef spesso scelgono proprio la cornice di un grande museo per il loro ristorante. Un esempio su tutti? Enrico Bartolini, con il suo ristorante tre stelle Michelin all’interno del Mudec a Milano. Ma anche alcune insegne che oggi non ci sono più, come il Combal.Zero di Davide Scabin, hanno fatto la storia in questo settore.
Andiamo con ordine e sbirciamo tra i "ristoranti da museo" da provare in tutta Italia.
Giacomo Arengario - Museo del Novecento, Milano

Andare a Milano, non vedere Piazza del Duomo e soprattutto non visitare il Museo Del Novecento? Impossibile. Già che ci siamo, aggiungete un must try: il ristorante Giacomo Arengario. Qui è il trionfo dell’Art Decò. Il locale è suddiviso in period rooms caratterizzate da stili e colori diversi. L’ambiente più sorprendente, però, è senza dubbio il dehors in ferro e vetro realizzato all’interno della grande loggia affacciata su Piazza del Duomo. In cucina, oltre ai classici della cucina di pesce di Giacomo, si affiancano alcuni piatti veloci ideali per un light lunch alla meneghina, e il menu del Novecento che comprende i piatti dalla più solida tradizione milanese, leggermente rivisitati in chiave moderna.
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Myo ristorante e Myo bar bistrot – Centro Pecci, Prato

Riaperto nel 2016, anche il Centro Pecci ha la sua proposta di ristora. Nei nuovi spazi del luogo della cultura di Prato, lo chef Angiolo Barni divide l’offerta tra Myo Ristorante, luogo sobrio e raffinato votato all’alta gastronomia, e Myo Bar Bistrot, perfetto per un ritrovo informale dove concedersi una colazione con pasticceria artigianale ma anche un pranzo light in stile “tuscany/fusion”. La sera, magari prima o dopo la visita, si fa aperitivo.
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Spazio7 - Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

Se la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo è uno dei punti di riferimento per l'arte contemporanea in Italia, il ristorante Spazio7 è diventato uno dei punto di riferimento per i gourmand, tanto da conquistare una stella Michelin con la guida 2019. Lo chef Alessandro Mecca ha costruito nel tempo un menu che mixa sapientemente la contemporaneità alla tradizione.
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L'Imbuto – Palazzo Pfanner, Lucca

Dopo essersi spostato da Viareggio a Lucca nel 2012, Cristiano Tomei era arrivato al Lucca Center of Contemporary Art. Dal 2018 il ristorante L’imbuto ha cambiato nuovamente sede e ora si trova all’interno di Palazzo Pfanner. Da luogo di cultura a luogo di cultura. Qui infatti – oltre a mangiare e soggiornare – è possibile visitare il giardino e le antiche stanze. Una curiosità: l’edificio storico è stato anche il set del mitico film Il marchese del Grillo.
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Enrico Bartolini al Mudec, Milano

È ormai una conferma meneghina quella di Enrico Bartolini al Mudec. All’interno del Museo delle Culture, il ristorante dello chef più stellato d’Italia propone un’alta cucina che ha riportato le tre stelle Michelin a Milano.
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Amistà - Byblos Art Hotel, Verona

A pochi chilometri da Verona ecco Villa Amistà, una splendida dimora ottocentesca. Qui è ospitata una collezione permanente di arte contemporanea delle più preziose in Italia che, insieme all'arredamento di design curato da Alessandro Mendini, rende un soggiorno al Byblos Hotel un'esperienza sicuramente unica. Completata da una cena al ristorante Amistà, 1 stelle Michelin. Qui alla guida della cucina troviamo lo chef Mattia Bianchi.
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Terrazza Triennale - Triennale, Milano

A Milano cultura e gastronomia vanno a braccetto si sa, la Triennale, istituzione museale milanese, l’ha dimostrato in questi anni con la sua "terrazza", diretta dallo chef stellato Stefano Cerveni. La cucina, attenta alla stagionalità, colpisce nel segno, la vista sulla città è il contorno perfetto. C’è poi il bar nel giardino, amatissimo nella bella stagione.
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Luce - Villa e Collezione Panza, Varese

Una villa settecentesca che ospita una delle collezioni di arte contemporanea più importanti al mondo, immersa in 33000 metri quadrati di parco. Se già questo non è sufficiente a spingervi a visitarla, provate il ristorante Luce. A mezzogiorno c'è una proposta light e informale mentre la sera potete gustare piatti eleganti e raffinati, In cucina lo chef Matteo Pisciotta e lo chef Andrea Piantanida.
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MEC Restaurant - MEC Museum, Palermo

A Palermo si trova il MEC, il primo museo della rivoluzione informatica in Sicilia. Qui ha trovato caso anche una proposta gastronomica davvero intrigate che merita la visita. Nella rinnovata cornice high tech di Palazzo Castrone, a due passi dalla Cattedrale Arabo Normanna, le 8 sale museali del MEC diventano il set di un indirizzo unico nel suo genere: si tratta di MEC Restaurant. Qui lo chef Carmelo Trentacosti, discepolo di Nino Graziano, porta in scena ad ogni servizio il meglio dei sapori mediterranei, lavoranti con rigore, e rispetto tanto della materia prima quanto dell'estetica.
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Senso - MART, Rovereto

Lo chef Alfio Ghezzi gestisce all'interno del MART di Rovereto il suo ristorante Senso, una stella Michelin, con una proposta di fine dining che racconta i prodotti del territorio. Per chi è in visita al museo e non vuole rinunciare ad una proposta di qualità anche quando il tempo è ridotto, c'è l'Alfio Ghezzi Bistrot.
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Mediterraneo. Ristorante e Giardino - MAXXI, Roma

Dopo la gestione di Cristina Bowerman, al MAXXI di Roma ha aperto Mediterraneo. Ristorante e Giardino. Il ristorante si compone di un'offerta variegata, piacevolmente scanzonata e golosa. Oggi troviamo in cucina lo chef Emanuele Pompili, Francesco Di Cori al sushi e la pasticciera Irene Tolomei.
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Caffè Fernanda - Pinacoteca di Brera, Milano

Nella nuova visione della Pinacoteca di Brera del direttore James Bradburne c'è anche spazio per la proposta food. È nato così da qualche anno Caffè Fernanda che, dopo un avvio con Filippo La Mantia, è ora guidato da chef Marco Valneri. La proposta è quella di una caffetteria moderna ma c'è anche una proposta di piccola cucina, easy e contemporanea.
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Ristorante Olio - The Box, Origgio

Un ristorante di pesce di altissima qualità, ampio e circondato dal verde. Da Ristorante Olio, ad Origgio, non si trova soltanto alta mixology e la splendida cucina dello chef Andrea Marinelli. L'indirizzo gourmet si trova infatti all'interno di The Box, spazio polivalente che ha al suo interno, tra le altre cose, una mostra permanente di rarissime auto d'epoca.
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