Quando vogliamo offrire una birra ad un amico vegano, non ci poniamo il dubbio che possa apprezzarla o meno, perché sappiamo che è una bevanda a base di acqua, malto, luppolo e lieviti. In realtà non è così sicuro che quella birra possa essere adatta a chi ha deciso di rinunciare a tutti gli ingredienti di origine animale.
Diversi produttori di birra utilizzano ingredienti animali durante il processo di produzione. Quando si tratta di ingredienti principali, come il miele ad esempio, sono ben presenti nella lista sull'etichetta. Il problema si pone per gli ingredienti utilizzati in piccolissima percentuale che possono essere omessi, per legge, dalla lista (questo è valido negli USA e in Italia ma non in tutto il mondo): è proprio lì che si nascondono quelli non-vegani.
Un esempio: il processo di chiarificazione della birra, così come per i vini, ha lo scopo di eliminare la torbidità della bevanda. Per fare questo si utilizzano differenti tecniche e differenti sostanze: i più comuni sono l'isinglass, una sostanza ottenuta dai pesci, e la gelatina, la stessa che si utilizza in pasticceria e che si ottiene attraverso la lavorazione di diversi scarti di bovini e suini. Altri ingredienti (per quanto possano sembravi bizzarri) sono ad esempio piccoli insetti, utilizzati per la colorazione colorazione ambrata, o la pepsina per il controllo della formazione di schiume.
Esistono però moltissime piccole aziende che producono birra artigianale (pastorizzata o cruda) utilizzando solo ingredienti vegetali, spesso derivati da agricoltura biologica, riportando sull'etichetta la lista completa degli ingredienti e certificandone anche la compatibilità con la dieta vegana. Negli Stati Uniti è un fenomeno in crescita, che prevede anche un festival dedicato.
La multi premiata Epic Brewing di Salt Lake City propone più di dieci qualità di birra suddivise tra: Classic Series, lager e ambrate, e Elevated Series, più speziate e costruite, tutte con un codice di riferimento sull'etichetta che permette di risalire alla storia degli ingredienti utilizzati per produrre la birra. In Oregon c'è la Ninkasi Brewing Company, che tra le altre propone la Vanilla Oatis con avena, luppolo e malto tostato, aromatizzata con interi baccelli di vaniglia e proposta come birra di accompagnamento ai dessert. Modern Times Beer produce 4 differenti birre in lattina: Blazing Worls, Black House che ricorda i chicchi di caffè arrostiti ricoperti di cioccolato, Lomaland e infine Fortunate Islands con l'aroma di mango, mandarino e passion fruit.