Annona cherimola. È il nome scientifico di questa pianta da frutto.
Banana. Come descrivere il gusto del cherimoya? Potremmo provare con un mix unico di banana e ananas, e poi magari un po’ di fragola, pera, papaya e pesca. E come quello della banana, il suo gusto varia moltissimo a seconda del grado di maturazione del frutto.
Custard Apple. Così viene detto il cherimoya, e il merito è tutto della sua polpa…
Dieta. Un frutto adatto per chi vuole tenere a bada l’appetito, poiché ha un effetto saziante e regolatore di glucosio nel sangue. È nutriente e ricco di proteine.
Ecuador. Insieme al Perù, è la patria di questo frutto, che cresce solo in condizioni climatiche e ambientali particolari.
Fino de Jete. Una varietà originaria di Malaga e Granada, nel sud della Spagna, che ha il DOP europeo e un gusto deliziosamente tendente all’acidulo.
García. Lo chef andaluso Dani Garcia, stellato e pluripremiato, è uno dei fan del cherimoya: le sue caratteristiche attraenti, e quella punta di acidità, lo rendono perfetto in combinazioni dolci e salate - sostiene.
Heart. Il frutto dell’amore! Cherimoya a forma di cuore. Non da tutti…

Ice cream. Un gelato che non ha bisogno di gelato! Il cherimoya viene usato per preparare dolci, a partire da gelati e sorbetti. Ma per gustare una deliziosa coppetta alla frutta, basta mettere un cherimoya maturo al punto giusto in freddo, poi tagliarlo a metà e gustare la sua carne cremosa con un cucchiaino, schivando i suoi semi neri, lucidi e velenosi! Il soprannome del cherimoya? “Icecream fruit”.
Jamaica. I fiori del cherimoya sono aromatici. In Jamaica, si sniffano!
Keep cool! Come l’avocado, il cherimoya può metterci molto a maturare ma poi ci mette molto poco a deteriorarsi. La sua polpa può però essere surgelata, e si manterrà fresca e deliziosa a lungo.

Lima. Dessert tipico, dolcissimo e delizioso della capitale peruviana è il “Suspiro Limeño” (o “Suspiro de limeña”), a base di “manjar blanco” (la ricetta col latte condensato simile al dulche de leche) e meringa. Alcuni chef propongono una versione extra gourmet, con uno strato composto dalle carni bianche e delicate del cherimoya.
Milkshake. Cherimoya, latte e/o yogurt e ghiaccio: un popolare milkshake latino, a cui si possono aggiungere altri ingredienti, come banana o cocco.
Noce moscata. Una spezia che ben si accompagna al cherimoya, magari insieme alla vaniglia (o il gelato alla vaniglia!).

Orange. L’abbinamento con l’arancio funziona molto al palato. Ma c’è un altro link: nelle montagne della Sierra Nevada, in Andalusia, Spagna meridionale, una peste sterminò gli aranceti negli anni ’40 e ’50 del secolo scorso. Furono rimpiazzati con alberi di cherimoya, e da allora la regione vanta le più grosse coltivazioni del frutto su suolo europeo.
Polpa. Cremosa e dolce, carnosa e succosa, aromatica e leggerissimamente acidula, la bianca polpa di questo ha un’indimenticabile combinazione di consistenza e gusto.
Quechua. Il nome “cherimoya” deriva dalla lingua andina quechua: “chirimuya” significa “semi del freddo”, a indicare che questa pianta cresce nei subtropici, ma ad alte altitudini.
Reggio Calabria. In questa città e nella sua costiera, che si trova nella punta dell’italico stivale, si coltiva dal 1797 l’esotico cherimoya, con tanto di denominazione d’origine comunale.
Sugar apple. È la cugina “squamosa” del cherimoya, appartiene sempre alla famiglia Annona. L’incrocio artificiale tra questi due frutti ha dato vita a un ibrido chiamato “atemoia”.
Twain. Marc Twain, l’autore delle avventure di Tom Sawyer, dichiarò che il cherimoya è “Il frutto più delizioso che l’uomo conosca”.
Unico. Un superfrutto davvero unico: ogni singolo albero di cherimoya può produrre allo stesso tempo frutti con aromi e consistenze esteriori e interiori completamente diverse.
Vitamina C. Vitamina C à gogo: è una delle ricchezze di questo frutto, che vanta molte buone proprietà per la salute. Dai minerali agli antiossidanti, alle vitamine anche del gruppo B.
Yeah! Alcuni studi scientifici hanno dimostrato la validità – per lo meno sui topi! - di ciò che la medicina popolare, soprattutto messicana, conosce da secoli: l’effetto antidepressivo, antistress e scaccia-malinconia di questo frutto.
Zoccolo duro. Corazza da rettile e carne di burro, cuore borchiato, dolcezza estrema e veleno dentro: il cherimoya è decisamente uno dei frutti più folli del pianeta…