Il cibo italiano è buono ma soprattutto sano: quelli della penisola, secondo i dati del Piano nazionale integrato dei controlli ufficiali in materia di alimenti commissionato dal Ministero della Salute, sono infatti i prodotti più sicuri e meno contaminati al mondo.
L'indagine, basata su controlli trasversali avvenuti nel 2012, ha confermato che il cibo che passa dai supermarket e i mercati italiani è quello più controllato e con cui si corrono meno rischi.
In un periodo in cui la contraffazione alimentare sembra gettare molte ombre sulla sicurezza alimentare, i risultati della ricerca non fanno che rincuorare chi da sempre elogia le materie prime e la genuinità del cibo italiano: solo il 0,4 % dei prodotti agroalimentari della penisola presenta residui chimici. La media europea? Il quadruplo, ben 1,5%, mentre quella mondiale raggiunge il 7,9%.
Lo studio ha anche contribuito a delineare il quadro delle imprese che privilegiano coltivazioni biologiche e certificate: sono quasi 49.000 le imprese agricole che producono biologico, più di 93.000 che agiscono nel settore produzioni DOP, IGP e STG, mentre le aziende vinicole (vini DOCG e DOC) sono oltre 154.000.