Quando si parla di cocktail molecolari aleggia nell’aria un alone di mistero, come se si trattasse di qualcosa di sentito dire ma troppo lontano dalla nostra vita di tutti i giorni. Questo fino a qualche tempo fa, infatti, negli ultimi anni gli italiani stanno manifestando sempre più il desiderio di sperimentare anche quando di tratta di sorseggiare cocktail. Sempre più richiesti sono questi molecular cocktail che oltre ad utilizzare ingredienti particolari richiedono nella maggior parte dei casi tecniche di preparazione innovative. Esistono dei veri e propri molecular bar con il Nottingham Forrest di Milano. Gelificazione, sferificazione, riduzione, spume, affumicature, sono solo alcune delle tecniche utilizzate per realizzare questi cocktail.
Il trionfo della chimica
Ad ogni drink molecolare viene associata una tecnica di preparazione diversa. La gelificazione utilizza il ghiaccio secco a -82°C per creare una reazione scenografica di fumo una volta immessa nel drink. In molti cocktail viene sfruttata la sferificazione, ovvero la tecnica che prevede la creazione di palline di gelatina colorata contenenti liquore e dalla forma simile alle uova di caviale. La realizzazione prevede la miscelazione di “liquore madre”, miscela di zucchero liquido, acqua e alginato di sodio, shakerato 24 ore prima dell’uso, inserendolo poi in piccole dosi con una siringa in un bagno calcico. Da qui nascono le sfere che poi saranno inserite all’interno dei cocktail. Esiste anche la tecnica della riduzione che consiste nella creazione di vere e proprie gelatine nate dall’ebollizione di cocktail o liquori. È possibile inoltre creare anche cocktail a base di spuma o portarli ad ebollizione.
Il Nottingham Forrest
Locale simbolo della molecular mixology è il Nottingham Forrest di Milano, che grazie al lavoro del bartender Dario Comini, ormai da anni si è specializzato in questo genere di drink. Si tratta a tutti gli effetti di una vera fabbrica, all’interno del quale opera il genio di Comini, che sperimenta e crea periodicamente cocktail molecolari pluripremiati e molto rinomati a livello nazionale. Già solo sfogliando la drinklist si capisce la sua bravura e la vasta gamma di scelta che esiste. Si va dai cocktail a base di frutta ai “tempest”, abbinati a una miscela di essenze da vaporizzare in bocca prima di sorseggiarli, fino alle numerosissime varianti di Mojito. Ogni drink è un’esperienza a sé e merita di essere vissuta a pieno.