A un anno dall’inizio della pandemia, abbiamo ancora molte domande e poche certezze. Tra queste ultime, la consapevolezza che l’economia globale non sarà mai più la stessa. L’emergenza sanitaria, e la conseguente crisi, ha colpito tutti i settori, e mai come in questo momento azioni e modelli “alternativi” possono risultare preziosi. Il modello di social farming, la “fattoria sociale”, può andare incontro alle nuove esigenze: i piccoli produttori possono essere sostenuti facilmente da tutti, attraverso l’adozione. Un gesto che coinvolge in prima persona quello che normalmente è il consumatore finale, che diventa così parte integrante della filiera. “Libertà è partecipazione”: adottare un produttore diventa un modo per sostenere in maniera attiva e diretta l’economia e il settore agroalimentare italiano.
Così, è boom di adozioni, con tanti progetti virtuosi nati o cresciuti durante il confinamento, per supportare piccole realtà del settore. Vi abbiamo già raccontato dell’iniziativa che possiamo sintetizzare con “adotta una mucca”: alcune fattorie e cooperative, per far fronte alle difficoltà economiche del lockdown, hanno permesso alle persone di adottare a distanza i propri animali, e in cambio di ricevere burro, formaggio e latte. Volete essere parte attiva della filiera e sostenere le piccole realtà agricole o le produzioni di nicchia? Scoprite qui di seguito cosa potete adottare nel mondo del cibo.
Coltivatori di Emozioni, la prima piattaforma di social farming italiana

Foto Zoe Schaeffer | Unsplash
Per supportare le azioni di adozione è nata una vera e propria piattaforma: Coltivatori di Emozioni. Un progetto che mira a promuovere la salvaguardia del patrimonio agricolo nazionale con il modello dell’adozione a distanza di coltivatori che custodiscono antiche tradizioni. Il sistema si rivolge ai privati, ma anche alle imprese, che, sostenendo i piccoli produttori, possono contribuire a tutelare colture di nicchia ed eccellenze del Made in Italy, partecipando in maniera diretta a un processo di rinascita e rivalutazione territoriale.
Questo progetto di social farming ha l’obiettivo di creare una rete sostenibile che si propone di recuperare zone rurali a rischio di abbandono, ma anche di tutelare o ri-attivare le microeconomie locali. Non a caso, uno degli ultimi progetti lanciati da Coltivatori di Emozioni è la partnership con i Borghi più belli d'Italia per sostenere i piccoli produttori italiani nei paesini gioiello di cui è costellata la Penisola: per tutto il 2021 sarà possibile adottare a distanza uno dei piccoli produttori e agricoltori dei Borghi più belli d'Italia e diventare “azionisti della Bellezza e del Gusto”.
Come funziona? A questo link è possibile scegliere il produttore e il borgo da sostenere e ricevere in cambio le tipicità direttamente dal territorio: si va dallo zafferano di Navelli al farro di Abbateggio, dai biscotti Giglietti di Castel San Pietro Romano alla fagiolina di Castiglione del Lago, dal grano di Gradara ai vigneti di Cocconato, per citarne alcuni. L’elenco completo sul sito dell’iniziativa.
Adotta un alveare, l’iniziativa a tutela della biodiversità di 3bee

Si può anche adottare un apicoltore: un piccolo gesto che può concretamente contribuire a salvaguardare la biodiversità. Le api, preziosissime per l’ecosistema, vivono sempre più in una natura ostile. Il ruolo dell'apicoltore, dunque, è cruciale: cura e protegge le api dalle malattie, ma anche dalla mancanza di cibo e dai predatori.
Ecco allora che 3bee, con i suoi sensori, mette la tecnologia a servizio delle api. Si definisce “un’azienda profit, che fa del profitto la leva esponenziale per aiutare concretamente il settore delle api e l'apicoltura”. Tra le attività, monitoraggio dell’alveare 24 ore su 24, con la rilevazione costante di parametri fondamentali per il benessere dell’alveare e delle api stesse, dalla temperatura all’umidità.
Come funziona? Si sceglie l’apicoltore da adottare, si sceglie l’alveare e la tipologia di miele, si segue il proprio alveare dal proprio profilo personale e si monitora la crescita, si riceve il miele nelle quantità desiderate. Tra le opzioni, segnaliamo la possibilità di regalare un’adozione.
Adotta o regala un albero, il progetto sostenibile di Biofarm

Foto Kaylie Humphrey | Unsplash
Sulla piattaforma Biofarm non mancano le possibilità di adozione. Il sito si fa portavoce di progetti di crowdfunding, che danno la possibilità di partecipare attivamente alle campagne e diventare soci; adottare o regalare un albero, con la possibilità di creare il proprio “campo digitale” biologico, e sapere da dove arrivano e come sono stati trattati i frutti che si riceveranno o che si andranno direttamente a raccogliere in campagna.
Come funziona? Si accede a un campo virtuale, e proprio come accadrebbe in un videogioco, si sceglie addirittura l’albero (cui si dà un nome) e si visualizza la sua posizione nel campo. Si decide, quindi, quanto si vuole ricevere in termini di frutta: si va dalla cassetta da 1,5 a quella da 5 kg.
Quanto ai prodotti, c’è l’imbarazzo della scelta sul sito: si va dal limone verdello di Siracusa Igp all’avocado del Siracusano, dall’albicocca rossa campana alla susina nera dell’Emilia Romagna. Per diventare dei veri e propri “agricoltori digitali”. Grazie alla rilevazione dei principali parametri biologici delle api, come peso, temperatura, umidità e intensità sonora, puoi seguire l'andamento, la crescita e lo stato di salute delle tue api.
Adotta un ulivo, il supporto a piccoli produttori e masserie

Foto Roger Lipera | Unsplash
L'olivicoltura è un settore che negli ultimi anni ha sofferto molto soprattutto in regioni come la Puglia, dove la xylella ha messo a rischio il settore. Eppure, sono tante le singole iniziative di piccoli produttori e masserie che consentono di adottare un ulivo, dando in cambio il prezioso prodotto finale: l’olio extravergine.
Per esempio, l’Azienda agricola Zautzik, nella Sabina Romana, dà la possibilità di adottare i propri ulivi e supportare quel territorio; in Puglia, Feudi Mandolivo ha avviato il progetto “adotta un ulivo”; bbuono.it dà invece la possibilità di adottare un ulivo sul Lago di Garda; l’Agraria Mannelli ha addirittura il pacchetto “adozione olivo con soggiorno di agriturismo”, con tanto di contratto e targa che viene apposta sull’albero.
Adotta un filare, l’iniziativa di Made in Langhe & Roero

Foto Rodion Kutsaev | Unsplash
Made in Langhe & Roero consente di adottare un’eccellenza del territorio. Tra questi mitici filari che modellano i profili delle colline tutelate come Patrimonio Unesco: Barbera, Dolcetto, Nebbiolo… Si sceglie il vitigno e si procede.
Si riceve l’attestato ufficiale di adozione e materiale informativo sul territorio (compresa la terra delle Langhe). Nei periodi indicati, si possono andare a ritirare dieci bottiglie direttamente dal produttore. Al momento del ritiro, è prevista una visita in vigna, che completa l’aggiornamento periodico sui lavori nei filari.