Il forno a microonde è visto come la panacea di tutti i mali nelle cotture in cucina. Un piatto di pasta da riscaldare al volo? Microonde. Latte da far bollire? Microonde. Ragù da scongelare? Microonde. Per lo stesso principio, a molti verrebbe da pensare che anche il burro si possa ammorbidire più velocemente utilizzando questo strumento della cucina moderna. Viene naturale solo a pensarci, vero? E invece…
Quello del burro da ammorbidire nel microonde è il classico esempio di mito nel campo gastronomico. E scommettiamo che anche voi, leggendo queste righe, vi stupirete di apprendere che infilare un panetto di burro freddo da frigo nel fornetto non offre il risultato sperato. A meno di conoscere qualche trucchetto.
Il motivo è squisitamente scientifico, ma per scoprirlo occorre ricordare come funziona il microonde.
Come funziona il forno a microonde
All’interno di questo elettrodomestico è presente, innanzitutto, un magnetron, vale a dire un componente in grado di trasformare l’elettricità, che arriva dalla presa di casa, in onde radio ad alta potenza. In realtà si tratta di onde particolari, che stanno a metà strada tra quelle radio e quelle infrarosse, e sono chiamate, guarda caso, microonde. Queste sono convogliate verso il cibo, che si trova su un piatto rotante posto al centro. Perché ruota? Perché le onde sono riflesse dalle pareti interne del microonde per colpire ogni parte della pietanza, e se questa ruota aumenta la velocità del processo. Anche perché in una delle pareti è installato il portello, e quindi non è utile allo scopo.

La parte interessante arriva adesso, cioè quando le onde penetrano nel cibo. Quando succede, le molecole della pietanza iniziano a vibrare: più onde ricevono, più vibrano. E questo porta a un aumento progressivo della temperatura. È per questo che la cottura a microonde è uniforme: il calore è generato a livello di ogni singola molecola. Il problema, però, è che non tutte le molecole sono uguali. Semplificando, alcune vibrano molto, altre vibrano poco, e altre vibrano a seconda delle molecole che stanno loro vicine.
Come ammorbidire il burro nel microonde, trucchi e consigli
Nel burro siamo proprio in quest’ultima situazione: cristalli di ghiaccio vicino a molecole di grassi. Si tratta di una struttura molto particolare: è piuttosto stabile e “non vibra” molto, ma se sollecitata a lungo tende a cedere tutto in un colpo. È una spiegazione che fa rabbrividire gli esperti, ma spiega come mai del burro, messo nel microonde, passando molto velocemente dall’essere un panetto solido e invitante a trasformarsi in un brodo grasso. In buona sostanza, se volete solo ammorbidire il burro, e non scioglierlo, il microonde non è la scelta migliore. A meno di giocare d’astuzia, ovviamente.
Il primo trucco, per ammorbidire il vostro panetto, è di metterlo per pochi secondi nel microonde, una decina al massimo, poi girarlo e appoggiarlo su un altro lato, e ripetere la procedura. Dopo averlo fatto per tre o quattro volte, il burro dovrebbe essere abbastanza morbido senza tuttavia liquefarsi.
Un altro metodo consiste nel mettere vicino al panetto di burro una ciotolina di acqua, e passare il tutto nel microonde per 35-40 secondi. Il fornetto si trasformerà in una “camera di vapore”, che ammorbidirà il burro.
Considerate, infine, che il risultato varia molto in base alla qualità del burro (e quindi alla sua quantità di grassi), al peso del panetto e alla tipologia di forno a microonde che andrete a utilizzare.