Un po' come è accaduto nel Dopoguerra, e come avviene in ogni momento difficile, anche in queste settimane di emergenza sanitaria legata al contenimento del Coronavirus cambia il carrello della spesa degli italiani e le scelte di chi fa la spesa si adeguano ai tempi di crisi.
Le prospettive e i nuovi trend fotografati a inizio anno
All'inizio dell'anno avevamo letto con interesse i nuovi food trend della nuova edizione (la sesta) dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy.
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Il "responso" era chiaro e "vincevano" su tutti:
- i prodotti del “made in Italy”, le Dop e le regioni in etichetta
- i prodotti "free from" (senza additivi, senza coloranti, senza conservanti, ecc.)
- i prodotti del mondo rich-in (ad esempio i cibi arricchiti con fibre e vitamine)
- i prodotti dedicati a chi ha intolleranze: “senza glutine” e del “senza lattosio”.
- il cibo dedicato a chi segue particolari stili di vita o legati a fede religiose (vegetariano, vegano, biologico, halal e kosher)
- i prodotti con loghi e certificazioni, come Faitrade, Ecolabel, Cruelty free
- gli ingredienti benefici: zenzero, curcuma, bacche di goji, tè matcha
Come cambia il carrello della spesa oggi
E ora? Addio zenzero, curcuma, tè matcha e cibi "lifestyle". Insomma, tutti i cibi che qualcuno chiama "gastrofighetti" sono stati dimenticati in un lampo. Secondo una ricerca pubblicata sul sito Italiani.Coop, che analizza i dati di vendita del mondo Coop, nelle prime due settimane della diffusione del Covid-19 (24 febbraio-1 marzo e 2-8marzo) dimostra con i dati la "corsa a riempire le dispense".
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Nelle prime due settimane di emergenza, infatti, le vendite hanno registrato un +12,8% rispetto alla media del periodo. A dettar legge il sanificare e nutrirsi, con disinfettanti e cibi in scatola e a lunga conservazione a farla da padroni.
La "dispensa dell'emergenza"
La dispensa dell’emergenza, quasi come nei bunker antiatomici degli anni ’70 e ’80, si è riempita di cibo semplice ed essenziale, riconoscibile e facile da cucinare.
Due gli ingredienti immancabili che sono aumentati di più rispetto alla media del periodo:
- carne in scatola +60%
- farina +80%
A seguire:
- legumi in scatola +55%
- pasta +51%
- riso +39%
- conserve di pomodoro +39%
- zucchero +28%
- pesce surgelato +21% o in conserva (il tonno +26%)
- sugo pronto +22%
- l’olio d'oliva +22%
- latte UHT +20%
- biscotti +13%
- confetture +9% e
- fette biscottate +17%
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Ecco cosa non compriamo (quasi) più
Ma veniamo ai grandi esclusi, fotografati dalla ricerca Italiani.Coop. Restano sugli scaffali dei supermercati i succhi di frutta (-13%), gli aperitivi (-9%), la birra (-7%), i vini tipici (-3%) e il vino da tavola (-20%). In calo anche la pasticceria industriale (-12%), le merendine (-5%) e le creme spalmabili (-8%). Insomma, in tempi di quarantena vince la semplicità, mentre i "peccati di gola" tornano in panchina.
I consigli dello chef Claudio Sadler per fare bene la spesa
Foto Lo chef Claudio Sadler -
Come fare una spesa intelligente in questo periodo? Ci aiuta lo chef stellato Claudio Sadler con i suoi consigli.
1. programmare: una spesa ragionata è sempre importante per evitare inutili sprechi in cucina, ma mai come in questi giorni, in cui bisogna essere veloci e stare attenti a mantenere le distanze dagli altri, è importante avere bene in mente cosa dobbiamo comprare. Prendetevi qualche minuto per programmare il menu della settimana, cosa volete cucinare e quali sono gli ingredienti che vi servono, in modo da fare acquisti mirati e veloci una volta entrati nel punto vendita.
2. scegliere piatti che si conservino a lungo: nella programmazione è importante scegliere piatti che possano essere conservati anche qualche giorno dopo essere stati cucinati. Sì, quindi, a stufati, brasati lasagne, zuppe… preparati in grandi quantità. Le eccedenze potranno essere riposte in freezer già porzionate così da essere riproposte in tavola anche nei giorni a seguire.
3. mantenere freschi più a lungo pesce, carne e verdura: la verdura è fondamentale nella nostra dieta. In questo frangente scegliamo prodotti di stagione in grado di conservarsi più a lungo come, per esempio, le cime di rapa, che sono gustose e adatte alla preparazione di più piatti, dai primi ai secondi. L’importante, anche in questo caso, è la conservazione in frigorifero: vanno tenute dentro ai sacchetti del supermercato, quelli biodegradabili per intenderci, in modo che l’ossigeno non acceleri il processo di deperimento del prodotto. Per il pesce e la carne, invece, meglio la conservazione del prodotto già porzionato sottovuoto, per chi ha la macchinetta a disposizione, così che possa durare 3/4 giorni il primo e fino a 1 settimana la seconda. In alternativa si può ricorrere alla carta forno o alla carta stagnola stando molto attenti a non far entrare l’ossigeno.