Sono tutti chef professionisti, e sono tutti molto agguerriti - almeno stando alla prima puntata. Stiamo parlando dei concorrenti di Top Chef Italia 2016.
Tra di loro non semplici amanti della buona cucina e cuochi amatoriali, ma chef professionisti, che lavorano già in ristoranti prestigiosi o che hanno già un nutrito curriculum.
Se ancora non li conoscete, date una chance ai ristoranti dei concorrenti di Top Chef Italia e iniziate a prenotare fin da ora, perché quando la trasmissione sarà finita probabilmente faticherete a trovare un tavolo disponibile.
Da Nord a Sud, ecco gli indirizzi e qualche cenno su quello che mangerete.
N.B. Mancano ovviamente all’appello Palmiro Carlini - consulente in cucina - e Micaela Di Cola - executive chef e home economist.
HENDRICK’S GORIZIA (Chiara Canzoneri)
Staff giovane e di talento, location intima e accogliente. Siamo da Hendrik’s, ristorante di Chiara Canzoneri in quel di Gorizia. Qui la chef offre piatti a metà fra la tradizione del Nord Est e rivisitazioni alleggerite.
Hendrik’s
Via Mazzini 6/C
Gorizia, Italia
FOOD ART FACTORY, MERANO (Erica Petroni)
Ristorante su quattro ruote; Erica Petroni ha lasciato presto - alla prima puntata - l'avventura di Top Chef Italia, ma questo non è un buon motivo per non andare a cercare il suo food truck.
ASOLA, MILANO (Matteo Torretta)
Uno degli chef con più curriculum in questa edizione di Top Italia Chef: Matteo Torretta è da un paio di anni executive di Asola, ristorante in pieno centro a Milano con cucina a vista e terrazzo estivo. Piatti italiani dove lo chef osa con accostamenti forti e riconoscibili, ormai segno distintivo della sua cucina, a cui in pochi anni i milanesi si sono già affezionati.
Asola
Brian&Barry Building, Via Durini 28
Milano
MANNA, MILANO (Matteo Fronduti)
Su Facebook Matteo Fronduti è più bravo di un social media manager professionista: lo chef racconta tutte le disavventure di un cuoco - e ristoratore - moderno con ironia e arguzia. Ma prima di essere abile comunicatore, e personaggio di Top Chef Italia, Matteo è soprattutto lo chef che ha deciso di aprire Manna lontano dai soliti circuiti della ristorazione gourmet. Nella novella Nolo Matteo propone una cucina istinitva che la Guida Michelin 2016 descrive come "creativa e riuscita, attenta alle presentazioni, con proposte sia di carne che di pesce".
Manna
Piazzale Governo Provvisorio, 6
Milano
CAFFÈ ARTI E MESTIERI, Reggio Emilia (Federico D’Amato)
Chef al ristorante di famiglia, che fa parte anche dell’associazione Le Soste. Dopo il terremoto che ha colpito l'Emilia qualche anno fa il padre Gianni era stato costretto a chiudere il suo Il Rigoletto, in un palazzo antico di Reggio Emilia, trasferendosi poco distante dal centro e proseguendo il suo percorso con il figlio Federico. Location elegante, piatti sapienti e pieni di colore che reinterpretano la tradizione reggiana, come il Cubo di bollito all’aria di Lambrusco.
Caffè Arti e Mestieri
Via Emilia a S. Pietro, 14
Poligno, Reggio Emilia
ANTICA TRATTORIA SACERNO, Calderara di Reno (Dario Picchiotti)
In quel dell’Emilia una trattoria solo di nome, che nasconde uno chef talentuoso e menu equilibrati fra tartare di pesce e nutriti primi piatti.
Antica Trattoria Sacerno
Loc. sacernovia di mezzo levante, 2/b
Calderara di reno, Bologna
HOTEL PALACE, MILANO MARITTIMA (Filippo Crisci)
Ristorante di un albergo a 5 stelle dove il giovane Filippo si cimenta in una cucina italiana classica con qualche contaminazione internazionale.
Hotel Palace
Viale II Giugno, 60
Milano Marittima RA
LIUZZI, CATTOLICA (Raffaele Liuzzi)
Un pugliese in Romagna. Come costante il pesce, principe dei piatti di questa locanda di Cattolica - a 500 metri dal Porto turistico - dove si gioca con la tradizione e si mangiano piatti a base di prodotti naturali e stagionali. Creazione ricche, che non lesinano sui sapori ma non trascurano presentazione. Raffaele è uscito già al primo episodio di Top Chef Italia, ma questo non vi impedirà certo di prenotare e godervi una bella cena di pesce nel suo ristorante.
Liuzzi
Via Fiume, 61
Cattolica (RN)
SERENDEPICO, LUCCA (Masaki Kuroda)
Per la Guida Michelin 2016 Serendepico è contraddistinto da una cucina che rielabora con fantasia le risorse della regione. A metterle in risalto lo chef giapponese, che sulle colline lucchesi rende la cucina italiana ancora più colorata e profumata.
Serendipico
Via della Chiesa di Gragnano 36, Chiesa di Gragnano
Lucca
ANTICA TRATTORIA SAN LORENZO, PERUGIA (Simone Ciccotti)
La Guida Michelin recita “È attorno al simpatico chef che ruota il ristorante, situato proprio nel cuore del salotto cittadino, dove egli vi propone la sua cucina moderna con alcune citazioni del territorio.” Simone Ciccotti accompagna l'eccellenza locale a una buona selezione di vini. Un indirizzo must per Perugia.
Antica Trattoria San Lorenzo
Piazza Danti 19/A
Perugia
RISTORANTE COROMANDEL, ROMA (Ornella De Felice)
Un ristorante guidato da donne che presenta una cucina mediterranea, con qualche riferimento a Roma e parecchi guizzi creativi. Un indirizzo per pranzo, cena e non solo; da provare i sostanziosi brunch. Atmosfera avvolgente grazie alla scelta sapiente di arredi, stoviglie e luci.
Coromandel
Via Monte Giordano 60
Roma
La Table d'Agassac, LUDON-MÉDOC (Maria Anedda e Jacopo Bracchi)
Ristorante francese dove Jacopo Bracchi è approdato grazie alla consulenza di Anthony Genovese (Il Pagliaccio, 2 Stelle Michelin), con cui il giovane concorrente di Top Chef Italia ha collaborato per qualche tempo. Qui lavora anche la sua compagna Maria Anedda.
La Table d’Agassac
15 rue du Château D’agassac
Ludon Médoc
France