Il lievito che non fa lievitare, il lievito che fa bene. Quante ne avete sentite dire sul lievito alimentare?
Da prodotto di super-nicchia, per i veri appassionati di cucina naturale, è stato (quasi) ufficialmente sdoganato e ce lo vediamo consigliare sempre più spesso. Ma a cosa serve davvero, quali sono i suoi benefici e i suoi utilizzi in cucina?
COS'È IL LIEVITO ALIMENTARE
Fondamentalmente il lievito alimentare è lievito di birra essiccato. A cosa serve il processo? A renderlo utilizzabile non più nella panificazione o nella pasticceria, bensì come sostituto alimentare.
Viene venduto in scaglie o fiocchi e si trova ormai in tutti i negozi bio, nelle erboristerie e perfino in qualche supermercato, nel reparto benessere. Insomma, non esattamente un ingrediente sconosciuto e introvabile: non potete utilizzarla come scusa.
I BENEFICI DEL LIEVITO ALIMENTARE
Il lievito alimentare è poco calorico (circa 250 calorie per 100 grammi) e contiene molti carboidrati, proteine e fibre, a fronte di pochissimi grassi. Le sue proprietà benefiche sono note già dai tempi degli Egizi: è ricchissimo di vitamine del gruppo B e il suo consumo ha effetti positivi sulla flora batterica intestinale, sulla pelle, sulle unghie e sui capelli.
Attenzione solo a non esagerare con il consumo - ogni barattolo contiene le dosi massime consigliate - perché potrebbe provocare intolleranza ai lieviti.

Immagine: Fettle Vegan
COME SI USA IL LIEVITO ALIMENTARE
Utilizzare il lievito alimentare è molto semplice. Lo potete spargere "grattugiato" su pasta o verdure proprio come fareste con il formaggio - anche il sapore è molto simile. Meglio utilizzarlo su alimenti crudi o aggiungerlo all'ultimo senza sottoporlo a cottura affinché non perda le proprietà nutritive.
Un'alternativa è metterlo direttamente negli impasti per insporirlo: insieme a mandorle e sale diventa una sorta di formaggio spalmabile vegano, ma è ottimo anche in hamburger vegani come questo.