Carlo Cracco è uno degli chef più popolari e amati della scena contemporanea. Cuoco, autore di libri e personaggio televisivo, è uno degli chef stellati italiani più famosi a livello internazionale. Ma quante stelle Michelin ha Cracco? Molti lo conoscono per la sua partecipazione a programmi tv di successo come MasterChef Italia e l'edizione italiana di Hell's Kitchen, ma lo chef di origini vicentine vanta una lunga carriera ai fornelli, cominciata al fianco del maestro Gualtiero Marchesi. Accanto a lui, professionalmente e nella vita privata, da oltre dieci anni c’è la moglie Rosa Fanti, che si occupa di tutto ciò che non riguarda la cucina, dagli eventi alle collaborazioni. Dove aver chiarito quante stelle ha chef Cannavacciuolo e quante stelle ha chef Barbieri, scopriamo quante stelle ha Cracco.
Carlo Cracco: quante stelle Michelin ha?
Prima di scoprire quante stelle Michelin ha Cracco, è importante approfondire le tappe più importanti della sua carriera. Dopo l’istituto alberghiero, Cracco esordisce nella brigata di Gualtiero Marchesi in via Bonvesin della Riva a Milano, nel 1986. Frequenta stage da Ducasse a Montecarlo, ma anche da Senderens a Parigi, per poi essere chiamato all’Enoteca Pinchiorri di Firenze nel 1991. Dopo pochi anni, il ristorante conquista tre stelle Michelin. Ma Carlo Cracco lascia subito dopo, per tornare al fianco di Marchesi all’Albereta di Erbusco, in Franciacorta. Nel 1996 lascia per aprire il suo primo ristorante, Le Clivie di Piobesi d’Alba (Cuneo), dove, dopo un anno, conquista una stella Michelin. La svolta per lo chef, però, arriva nel 2001, quando torna a Milano, nella cucina di Cracco-Peck, in via Victor Hugo. Qui non tardano ad arrivare due stelle Michelin. Intanto, nel 2007, lo chef rileva la gestione del ristorante, che chiamerà semplicemente Cracco. Ma quante stelle Michelin ha Carlo Cracco, oggi?
Per scoprire quante stelle ha Cracco, dobbiamo proseguire con il racconto della sua storia, toccando le tappe salienti del suo percorso professionale. Nel 2013, Cracco apre Carlo e Camilla in Segheria, un bistrot dal piglio internazionale, mentre nel 2016 apre a Mosca il ristorante Ovo, all’interno dell’Hotel Lotte. Intanto, nel febbraio 2018 il ristorante Cracco da via Victor Hugo si trasferisce in Galleria Vittorio Emanuele II, in un nuovo locale dislocato su cinque piani, con tanto di bistrot, pasticceria e caffè. Tra le ultime aperture, Carlo e Camilla in Duomo, il bistrot lounge inaugurato nel 2019, nella vecchia sede di via Victor Hugo. Ora che ci siamo avvicinati alla storia più recente, scopriamo quante stelle Michelin ha Cracco.
I ristoranti stellati Michelin di Carlo Cracco
Ristorante Cracco con 1 stella Michelin
Come abbiamo visto, nel 2018 Cracco ha trasferito il ristorante che porta il suo nome in una nuova sede molto più grande e versatile, con pasticceria e bistrot. Un locale raffinato ed elegante, dislocato su più livelli nel salotto di Milano, la Galleria Vittorio Emanuele II. Ma Carlo Cracco quante stelle Michelin ha, attualmente?
Siamo finalmente giunti a capire quante stelle Michelin ha Cracco: lo chef, nel novembre 2017, poco prima del trasferimento ufficiale del ristorante Cracco da Via Victor Hugo alla Galleria Vittorio Emanuele, ha perso una stella: dall’edizione 2018 della Guida Michelin, infatti, lo chef è segnalato sulla “Rossa” con 1 sola stella Michelin.
Alla domanda quante stelle Michelin ha Carlo Cracco, dunque, rispondiamo che ha 1 stella Michelin.
Carlo Cracco: stelle Michelin e piatti iconici
Oltre a sapere quante stelle ha Cracco, per comprendere meglio l’opera e l’importanza dello chef, è importante conoscere i suoi piatti iconici.
Tra i piatti iconici di Carlo Cracco, senza dubbio un posto di rilievo è occupato dal celebre Uovo marinato: l’uovo, ingrediente feticcio dello chef, viene sottoposto a una particolare tecnica, che lo rende protagonista di rilievo, da prodotto comune. Un piatto figlio di un lungo studio, nato nel 2002: il tuorlo d’uovo viene marinato da crudo per sette ore circa, con zucchero, sale e purea di fagioli. Un procedimento che disidrata e caramellizza allo stesso tempo il tuorlo, che così può essere utilizzato in diversi modi, trasformato in spaghetti ma anche grattuggiato.
Tra i piatti iconici di Carlo Cracco, poi, c’è anche l’Insalata russa caramellata. Una versione completamente innovativa di un classico della cucina italiana. L’insalata russa viene inglobata, grazie alla tecnica, con dell'isomalto - uno zucchero che possiede solo il 33% di carica zuccherina - e viene così caramellata. All’interno si trovano anche i capperi salati essiccati, per un perfetto contrasto dolce-salato.
Un altro piatto iconico di Carlo Cracco, che ha contribuito al suo successo e alla conquista delle stelle Michelin nel corso della carriera, è la Milano Sbagliata, ossia una cotoletta alla milanese rivisitata, con una parte di carne a vista: una rilettura che esalta al massimo gli ingredienti della ricetta classica.