Una Cucina da chef con ingredienti low cost: non è un ossimoro né un’utopia, ma il titolo dell’ultimo libro di
Tutti elementi che ritroviamo nel libro edito da BUR, la cui filosofia la spiega proprio lei nell’introduzione «Cucinare con cura e attenzione, selezionare gli ingredienti usando la testa – e il cuore – significa proprio questo: offrire a noi stessi e ai nostri amici piatti buoni e pieni di gusto, ma anche sani e sostenibili». L’ispirazione è, viste le origini della Scarpaleggia, nettamente toscana: non mancano Panzanella (ma rivisitata con zucchine e pinoli), Pappa al pomodoro, Peposo, Pasta al pesto di cavolo nero. Ma la Scarpaleggia si concede numerosi excursus in Puglia e Sicilia, con i Tortelli alle cime di rapa o le Sarde fritte ripiene.
Il filo conduttore è «una cucina povera, non sofisticata, innovatrice e tradizionale insieme». Tutti piatti che, con una metafora un po’ approssimativa, si possono definire dall’ottimo rapporto qualità/prezzo. Molte ricette nascono dal riciclo degli avanzi, come le Polpette di lesso, o dall’uso di ingredienti economici e normalmente poco considerati: quanti hanno sentito nominare i Sugarelli al cartoccio o gli Gnocchi con ragù di tombarello?
Una cucina intelligente, che può essere affrontata dalle tasche e dalle capacità di tutti, anche grazie a fotografie che spiegano i procedimenti passo passo e a utili "varianti stagionali" per ogni ricetta.
I piatti sono divisi in capitoli a seconda dell’ingrediente principale. E, in tempi di veganesimo imperante, giunge inaspettato (ma gradito) un superbo spazio dedicato alla Carne (da provare l’Arista in agrodolce) o all’Uovo in tutte le sue varianti, dalla Frittata Trippata alle Uova al cavolo nero. Anche se poi la Scarpaleggia si riconcilia con il mondo vegetale, proponendo tanti piatti freschi e stagionali dedicati alle verdure. Provare l’Insalata di fagiolini e barbabietole per credere.
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