La storia del sushi è antichissima: le prime tracce si trovano già nel 3500 a.C. e non in Giappone, bensì sul fiume Mekong in Thailandia. Ma non c'è sushi senza riso, e per quello i giapponesi dovranno aspettare il 400 a.C. quando sarà importato dalla Corea. Per vedere qualcosa di più vicino al piatto giapponese come lo conosciamo bisognerà aspettare il 1400 d.C. quando il pesce inizia ad essere fermentato e poi mangiato insieme al riso.
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Nel 1650 abbiamo l'Haya-Zushi, ovvero il pesce non viene più usato fermentato, ma si usa fresco. Da allora il sushi ha fatto davvero tanta strada diventando una delle preparazioni più amate sia in Oriente che in Occidente.
I tipi di sushi con alga
Il sushi è principalmente a base di riso e pesce fresco, ma può essere declinato in molte varianti. Tra i sushi con alga ci sono gli Hosomaki, rotolini di riso di piccole dimensioni ripieni di pesce o di verdura, avvolti in una foglia di alga nori che resta all'esterno. Ci sono poi i Gunkan, dall'aspetto di piccoli bignè da mangiare in un sol boccone. Si tratta di "polpette di riso" avvolte da alga nori da cui spunta, in cima, il ripieno (di solito uova di pesce o tartare).
Live Green Magazine - Pixabay
Si continua con i Temaki: qui l'alga nori viene arrotolata a forma di cono e riempita di diversi ingredienti, come riso, pesce crudo e verdura. Per finire, ecco gli Onigiri, riso modellato a forma di triangolo con un "cuore" di pesce, con alla base una striscia di alga nori per mangiarli senza sporcarsi.
Il Futomaki fritto
Tra i tipi di sushi con alga più famosi ci sono i Futomaki, un tipo di sushi arrotolato - in pratica è la versione più grande dell'Hosomaki - fatto con una foglia intera di alga nori ripiena di riso e almeno 4 ingredienti a scelta. Di solito è preparato con tonno o salmone fresco, uova di pesce e verdure, come avocado, cetriolo o carote.
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Per preparare il futomaki fritto bisogna posizionare la foglia intera di alga nori sulla stuoietta e ricoprirla con uno strato uniforme di riso. Si unisce il pesce (uova di salmone, tonno o salmone tagliati a bastoncino) e la verdura (strisce di cetriolo e avocado, oppure di carota sbollentata per dare colore) distribuendoli al centro per tutta la lunghezza del rotolo.
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Si arrotola il tutto come un involtino. A questo punto si immerge il futomaki intero nella pastella per la tempura, preparata mixando uovo sbattuto, acqua frizzante freddissima e farina 00 (oppure metà farina 00 e metà farina di riso). L'involtino, ricoperto di pastella, andrà fritto in olio di semi di girasole o di arachidi ben caldo, in modo che si formi una crosticina croccante intorno all'alga.
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A questo punto, basterà asciugare con carta per alimenti il futomaki, per eliminare l'eccesso di olio, e tagliarlo a pezzi con un coltello dalla lama affilata. I vostri futomaki sono pronti per essere serviti accompagnati da salsa di soia, wasabi e zenzero.
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