La sua prima pizza la realizza a quattordici anni, a ventuno il primo "lavoro vero" e a ventitré anni gestisce già la sua prima pizzeria d'asporto.
Oggi Daniele Donatelli è pizzaiolo e titotale di Donatelli 3011, pizzeria di successo a San Giovanni di Lupatoto, in provincia di Verona. Qui realizza lievitati perticolarmente ricercati sia per quanto riguarda l'impasto che per il topping. E anche la ristorazione vuole la sua parte.
Ecco cos'ha raccontato del suo lavoro a Fine Dining Lovers. Aneddoto divertente incluso.
Com'è iniziato il suo percorso nel mondo della ristorazione e della pizza?
Avevo quattordici anni, le scuole erano finite. Mio padre, stanco di vedermi in giro senza combinare nulla, chiese ad una sua amica, allora titolare della pizzeria Beautiful qui a San Giovanni in Lupatoto, di prendermi come aiuto.
È lì che realizzò la sia prima pizza?
Sì e me la ricordo ancora. Non ero mai stato dietro al bancone di una pizzeria. Il pizzaiolo, vedendomi inesperto, si limitò a darmi osservare. Solo ad un certo punto della serata mi chiese di prendere la ciotola del pomodoro e di condire una pizza. Non sapevo ci volesse il cucchiaio, così stesi il pomodoro sulla mia prima pizza con le mani. Mi ripresero. Se non altro, è diventato con il tempo un aneddoto divertente. Continuai a lavorare lì nel weekend, successivamente mi spostai in una pizzeria d'asporto.
Qual è stato il vero “salto” nella sua carriera?
Certamente un momento cruciale avvenne quando avevo 21 anni. A Verona un società dal nome Ristoasi stava aprendo diversi locali, anche nei comuni limitrofi. Ogni apertura era un successo assicurato e facevano moltissimi coperti. Ancora oggi credo abbiano almeno otto locali... Avevo finito le scuole e mi informai per poter lavorare con loro. Mi assunsero, finalmente facevo il pizzaiolo a tempo pieno. Fu in quell'occasione che imparai a gestire i grandi numeri. Un secondo momento che ritengo fondamentale fu poi la conoscenza di Simone Padoan. Ho avuto modo di stargli accanto per un periodo, di osservare il suo lavoro e di diventare suo amico. Sotto tanti punti di vista mi sono sempre sentito un autodidatta e proprio in virtù di questo, posso dire che se c'è occasione di confrontarsi con qualcuno, è sempre meglio farlo con chi riteniamo ci possa insegnare qualcosa. È bene guardare a chi consideriamo meglio di noi e migliorarsi, piuttosto che fare il contrario per autocompiacersi.

Quando ha maturato l’idea di un progetto suo come Donatelli 3011?
Iniziai con una mia pizzeria d'asporto a 23 anni, diciotto anni fa. Ma nella mia mente ho sempre desiderato un locale così, ho soltanto dovuto aspettare. L'occasione si è presentata un anno e mezzo fa. Una serie di circostanze si sono incastrate alla perfezione. Ho pensato che non fosse una coincidenza, che i tempi fossero maturi. E così è stato.
Come definirebbe la sua pizza?
Ricercata. È una pizza classica, il valore aggiunto viene dato dalla cucina che ci mettiamo in ogni minimo dettaglio, sia a livello di impasto che di ricerca del topping. È importante per me che il cliente lo capisca, per questo siamo sempre aggiornati e pronti a migliorare. Qualora ci fosse una tecnica in grado di migliorare anche soltanto del 10% il prodotto finale, non siamo disposti ad impararla ad utilizzarla.
Ma anche l'aspetto ristorante qui ha la sua importanza...
Quello di Donatelli 3011 è un progetto certamente differente ciò che si può trovare in questa zona. Unico nel suo genere. Si potrebbe definire "una realtà dentro una realtà": i lievitati rimangono certamente il focus, il nostro marchio di fabbrica. Ma qui si può mangiare anche altro, sempre realizzato con la stessa filosofia votata alla qualità e alla cura. Dedicati alla pizzeria abbiamo novanta coperti tra interno ed esterno, altri 30 sono disponibili per l'offerta ristorante.
La sua pizza più rappresentativa?
Per la sua semplicità, che è anche la chiave di lettura della nostra proposta, direi la Bufala, che qui viene però proposta con la mozzarella di bufala poché. Attualmente però mi piace proporre al cliente la Morbida Pancetta, che prevede anche la melanzana.
