Sapete dove andare se volete mangiare particolare a Expo Milano 2015. Se invece le vostre esigenze sono spendere il meno possibile, beh, vi abbiamo costruito un percorso low cost tra i padiglioni. Cosa mancava? Presto detto: i suggerimenti su cosa bere a Expo Milano 2015, e soprattutto dove farlo.
È indispensabile avere qualche punto di riferimento, soprattutto in questi giorni di caldo torrido e sole a picco sul Decumano. Noi vi abbiamo segnato le cose più particolari, buone e fresche da bere a Expo: tutte analcoliche, tranne un doveroso bonus ad alto tasso alcolico.
SLOW JUICES (PAESI BASSI)

I Paesi Bassi sono conosciuti soprattutto per hamburger, polpette olandesi e patatine fritte. In realtà meritano una menzione anche i suoi Slow Juices, centrifugati dai nomi patriottici come il Dutch Royal Juice (Arancia, carota e zenzero) o il Green Dutch Delight (Mela, finocchio, spinaci, lime e cetriolo). I prezzi sono in linea con quelli milanesi - 5 euro per 300 ml, 3.50 per 200 ml - solo che questi sono decisamente più buoni.
TÈ ALLO ZAFFERANO (AZERBAIJAN)
Immagine: Roberta Abate
Di tè freddi, aromatizzati o speziati a Expo ce ne sono molti, sia caldi che freddi: nello spazio del Laos trovate quello al lemon grass, l'Iran ne propone di diversi tipi. In fondo, poche bevande sono così universali. A noi è piaciuto molto questo tè nero freddo, bevuto all'interessante (merita davvero una visita) padiglione dell'Azerbaijan, aromatizzato con foglie di menta e zafferano. Piccola pausa di piacere a 2,50 euro.
SUCCO DI GUAVA (THAILANDIA)
Immagine: Roberta Abate
La parte shop e bar del padiglione thailandese ci ha fatto venire un'immediata voglia di partire. E non solo per il mango sticky rice già confezionato (altro che i gelati del nostro banco frigo) o la vasta scelta di curry, ma anche per i succhi: i più particolari sono sicuramente quello di guava e quello di lychee. Tutti hanno in comune l'essere confezionati in pratici contenitori di cartone, ma soprattutto il non contenere nessun tipo di additivo né di zucchero aggiunto.
DESERT NIGHT (QATAR)
Uno degli aspetti culturalmente più interessante di Expo è sicuramente la non-alcolicità fieramente esibita dei padiglioni di paesi musulmani. Se a noi può sembrare strano il continuo ribadire su menù e su cartelli che no, non troverete neanche un goccio di alcol nelle loro bevande, per loro è fondamentale. E diventa l'occasione per sperimentare bevande originali e gustose, come i cocktail analcolici del Qatar. Dolce ed esotico il Desert Night: latte, cocco grattugiato ed essenza di vaniglia a 6.50 euro.
GRANITA AL BAOBAB (SUDAN)
Il baboab è uno dei protagonisti principali dell'aspetto "beverino" di Expo. Lo troverete in molte bibite, o anche nella granita proposta da un piccolo avamposto del Sudan lungo il Decumano: per 4 euro vi rinfrescate e fate il pieno di vitamine e antiossidanti. Il baobab, infatti, è un superfood dalle straordinarie proprietà nutritive: sapevate che contiene sei volte la quantità di acido ascorbico delle arance?
SEER YEH (REGNO DEL BAHRAIN)
Nel labirintico - per capire cosa intendiamo dovete visitarlo - padiglione del Regno del Bahrein c'è un bar interno piacevole, dove fare una pausa con il loro gelato o i loro dolci tipici (vi sfidiamo a provare quella burro, mandorle e datteri). Vasta scelta di frullati, come quello datteri e cannella a 6 euro, tè e succhi. Noi ci siamo innamorati del freschissimo Seer Yeh, succo di anguria profumato alla rosa (5 euro).
MODAR (AFGHANISTAN)
L'Afghanistan, nel Cluster delle Spezie, propone una della bevande più popolari del paese, che a Kabul viene venduta per strada. Gli ingredienti? Mango, rosa, pesce, cocco afghano, uvetta, sciroppi di frutta, zafferano, essenza di rosa afghana, soda e ciliegia verde afghana. Il risultato è una bevanda dolce e straordinariamente rinfrescante, un "mangia e bevi" che vi sostenterà nelle ore più calde a Expo.
LASSI (NEPAL)
Expo serve anche a sfatare alcuni dei nostri pregiudizi, gastronomici e non. Pensavate che il lassi fosse una prerogativa dell'India? Ricredetevi. Al padiglione del Nepal, finalmente finito, trovate la freschissima bevanda a base di yogurt aromatizzata con la cannella - decisamente meno stomachevole della variante con acqua di rose a cui siamo abituati in Italia. Se 4 euro vi sembrano tantini, viste le quantità della bevanda, ricordate che state dando un piccolo contributo a un paese in difficoltà.
DI TUTTO UN PO' (RUSSIA)
Immagine: Roberta Abate
La Russia è uno dei pochi padiglioni dove, oltre a fare esperienze interattive di diverso tipo, si mangia - e si beve - anche. Ci sono showcooking a ciclo quasi continuo, possibilità di assaggiare dolcetti, e un bar-laboratorio dove scoprire bevande tipiche. Ci sono quelle fresche, come il Mors a base di bacche, e quelle confezionate. Interessantissimo il Kvas a base di cereali fermentati. No, non preoccupatevi: c'è anche la vodka.
MEZCAL (MESSICO)
Siamo stati bravi, e fino ad adesso non abbiamo bevuto neanche un goccio d'alcol. Ma se il vostro percorso a Expo volge al termine, il sole inizia a calare e si avvicina l'ora dell'aperitivo, dirigetevi a passo sicuro verso il Messico. Sono tante le possibilità per bere cocktail, birra e vino a Expo, ma noi vi consigliamo di partire proprio da qui: trovate il classico Margarita a 10 euro, ma anche gli assaggi di tequila e mezcal, serviti con il sale fatto con vermi di agave e peperoncino. Da accompagnare con nachos e guacamole.