Se c'è una domanda che tutti i bolognesi temono, quella è "Dove vado a mangiare a Bologna centro?". Non perché gli indirizzi manchino. Anzi. Il problema non è di quantità. Nell'ultimo anno il capoluogo emiliano ha visto una proliferazione ristorativa invero notevole, ma quasi tutta limitata a locali tarati sul pubblico universitario, o format semi-turistici.
Se della "solita trattoria" non avete voglia, vi consigliamo dieci indirizzi dove mangiare a Bologna centro molto diversi per proposta e prezzi, ma tutti caldamente consigliati dalla nostra redazione, con i dovuti distinguo e le istruzioni per l'uso.
Mangiare vegetariano e vegano a Bologna
Zenzero Bistrot
A volte la formula del successo è tutto tranne che complessa. Zenzero è da tanti anni il più famoso dei ristoranti vegetariani in città - ma in carta ci sono anche proposte di pesce e carne - e questo grazie a un menu che cambia ogni giorno, proposte convenienti per il pranzo e una cucina semplice ma sempre ben curata dai Triangoli al saraceno con radicchio e brie agli Involtini di verza con tofu. Niente velleità superflue anche nell'ambiente, luminoso e piacevole. Ci si affeziona facilmente.
Zenzero Bistrot
Via Fratelli Rosselli 18, Bologna
Botanica Lab
Se a chiedervi dove mangiare a Bologna centro è l'amico vegano, la risposta è una sola: Botanica Lab. Aperto da pochissime settimane, il ristorante-bistrot propone una cucina rigorosamente vegana, con qualche incursione nel mondo del crudismo. Prezzi sorprendenti - intorno ai 10/12 euro a piatto - e una cucina semplice diretta e gustosa, in cui non si sente la mancanza dell'elemento animale. Dal veggie burger alla Tartare di rapa rossa con crema di anacardi, qui si converte qualsiasi onnivoro. Bonus per il bellissimo arredamento nei toni del blu e del grigio, con contrasti avvolgenti di velluto e materiali industriali.
Botanica Lab
Via Battibecco 4/c, Bologna
Dove mangiare tradizionale a Bologna centro
Sfoglia Rina
Dalla sua sede originaria sui colli Sfoglia Rina è arrivata in via Castiglione. Ed è stato successo immediato, come dimostrano le lunghe code che a orario di pranzo si snodano fuori dal bistrot, rendendo quasi obbligatoria una fila di almeno una mezz'oretta nel weekend. Ma si aspetta volentieri per una sfoglia di pregevole fattura (potete anche acquistarla) declinata nei classici bolognesi, dai tortellini alle tagliatelle, oppure in paste ripiene vegane e nei loro celebri Tortellini con zabaione.
Sfoglia Rina
Via Castiglione 5, Bologna
Osteria Bottega
Tortellini in brodo come solo la nonna? Cotoletta alla petroniana di sublime indecenza? Lasagne di commovente perfezione? La risposta è sempre quella: Osteria Bottega. Il rischio di sbagliare è minimo. Conto sui 40 euro vini esclusi, li vale tutti.
Osteria Bottega
Via Santa Caterina 51, Bologna
Carne & pesce
Osteria Bartolini
Aperto nel 2016, l'avamposto bolognese di Andrea Bartolini vanta una location delle più belle in città, con un cortile da proposta di matrimonio (o 100 like su Instagram, per volare più bassi). Il concept è il suo di sempre: fritto misto, spaghetti alle vongole, spiedini di calamari e gamberi. Materia prima del territorio emiliano-romagnolo, vini anche.
Osteria Bartolini
Piazza Antonio Malpighi 16, Bologna
Quanto Basta
Certo, rubricare il ristorante di Fabio Fiore a "di carne" è riduttivo. Ma dà un'idea della veracità carnale di questo minuscolo ristorante che, dalla sua defilata posizione sotto i portici di via del Pratello, propone sontuose gricie e carbonare, trippe alla romana e amatriciane. Al bando i campanilismi: questa è cucina romana fatta come si deve.
Quanto Basta
Via del Pratello 103, Bologna
Lievitati e affini
Di pizza a Bologna abbiamo già parlato. Dentro porta incoroniamo due vincitori, piuttosto diversi per proposta e modalità di fruizione.
Da una parte Berberè, una delle prime pizzerie gourmet in Italia che dal 2013 conserva un avamposto in via Petroni. Prezzi medio-alti, prenotazione obbligatoria. In questo periodo in carta ci sono la Radicchio tardivo saltato, taleggio, aceto balsamico e la
Cavolo nero, provolone, senape. Perdersele è un vero peccato.
Alce Nero - Berberè
Via Petroni 9, Bologna
Il nuovo che avanza
Papparè
Avete presente il detto "È intelligente, ma non si applica"? Ecco, su Papparè calza perfettamente. Aperto da pochissimi mesi, il bistrot sviluppato su due sale si trova letteralmente in centro, a pochissimi metri da Piazza Maggiore. Se ci sentiamo caldamente di consigliarlo per colazione o merenda - tra croissant vegani e amenità come il chia pudding o l'avocado toast - a cena la cucina (e il servizio) devono ancora tararsi. A proposte in carta semplici ma divertenti, come il Salmone in crosta di pistacchi o i Falafel con crema di curry e yogurt, non corrisponde sempre una buona esecuzione. Comunque, è un'ottima alternativa ai trappoloni turistici ed è il locale hipster che mancava in zona (c'è il menu scritto sulle mattonelle bianche, ma anche il caffè filtrato: portate pazienza).
Papparè
Via de' Giudei 9, Bologna
Calmo Ristorante
Foto Giulia Nutricati
Aperto a luglio del 2023 in una location suggestiva, il progetto di Lorenzo Costa è quello che in gergo si chiama All-day, un locale aperto tutto il giorno. Il progetto è suddiviso in tre diverse entità: la bakery Allegra aperta dalle 8 alle 24 con le colazioni caratterizzate da specialty coffee, lievitati di pasticceria sullo stile francese e del nord Europa, un pranzo con piccola cucina, un pomeriggio che continua con l’ampia offerta di caffetteria e una sera che procede nel wine bar, che conta circa 800 etichette principalmente naturali o biodinamiche, con selezioni di salumi, formaggi e qualche piatto di cucina. Alle spalle della bakery troviamo il ristorante Calmo con evidenti richiami agli anni ‘80/’90. Calmo ricorda gli eleganti ristoranti tipici dei pranzi della domenica all’italiana degli ultimi decenni del ‘900. La cucina, pur ispirandosi agli anni passati, ha tecniche contemporanee, il menu è ricco di tributi all’alta gastronomia dei tempi che furono, due tra tutti il celebre carpaccio di manzo dell’Harry’s bar e gli iconici Ravioli di faraona del Trigabolo. La ricerca della materia prima è curatissima e va dal pesce, alla carne passando per pasta e verdure.
Foto Giulia Nutricati
Qui troverete una cucina italiana nostalgica rivista e ripensata da un team giovanissimo diretto dalla consulenza e dalla supervisione di chef Lorenzo Vecchia. Calmo, come suggerisce il nome, ha un’atmosfera tranquilla dove fa piacere andare per stare e condividere sapori e tempo. Il ristorante è aperto a cena da lunedì al sabato. A pranzo le sue porte sono aperte il venerdì e il sabato. Il giorno di chiusura è la domenica, una scelta della proprietà che ci ricorda che la sostenibilità passa anche dal punto di vista umano. Se siete poi appassionati di cocktail, non vi resta che provare Scuro Cocktail Bar, il terzo protagonista di questo spazio interamente dedicato alla convivialità nel cuore della bella Bologna.
Calmo Ristorante
Via Galliera 11/b, Bologna
Cuoco di latta
Mangiare piemontese a Bologna si può da Cuoco di Latta. La filosofia di questo ristorante è molto semplice e diretta, raccontare ed esaltare l’esperienza del gusto attraverso la tradizione. Qui si fa cucina piemontese che travolge e avvolge il palato grazie ai veri prodotti del passato che incontrano la moderna cucina contemporanea. Vi accorgerete dell’eccellenza di Cuoco di Latta dalle sue materie prime, che sono scelte con cura da piccoli produttori locali che fanno ancora le cose come si facevano una volta. La location è suggestiva e gioca con due elementi dai toni caldi, quelli del legno e quelli del metallo brunito che creano insieme un’atmosfera intima e rilassante. Ma non solo di cibo vive l’essere umano e infatti la cantina di Cuoco di Latta vanta più di 100 etichette piemontesi, francesi e italiane più in generale.
Cuoco di latta
Via Luca Marenzio 1, Bologna