L'anno scorso il New York Times l'aveva eletto il quartiere must da visitare a Milano, quello capace di mescolare in pochi chilometri quadrati hipsteria, art nouveau e grattacieli modernissimi. Ma il NYT non si era limitato ad elogiare il quartiere milanese, consigliando anche 4 posti dove mangiare in Isola, dall’aperitivo allo spuntino fino alla cena gourmet.
Fiordiponti Bakery & Cafè, Frida, Ratanà e Artico: siamo sicuri che siano (solo) questi i migliori locali e ristoranti di Isola a Milano?
Per rendere bene la complessità del quartiere – a metà fra nuove tendenze gastronomiche e tradizione, tra case di ringhiera e Bosco Verticale – abbiamo pensato di aggiungere alla lista originale altri indirizzi per bere e mangiare bene nel quartiere Isola.
Berberé – La pizza più buona di Milano
Ultima arrivata in Isola, ma già pieno ogni sera: Berberè è la pizzeria nata a Bologna dai Fratelli Aloe, che ha “mietuto vittime” prima nel capoluogo emiliano, poi a Firenze e Torino. Matteo Aloe ha accuratamente scelto la zona di Milano che gli sembrava più recettiva per un tipo di pizza che predilige ingredienti biologici, una lunga lievitazione e abbinamenti nuovi. E non a caso Berberè è la migliore pizza di Milano.
Berberé – via Sebenico 21 (Ex Circolo Sassetti)
Anche Ristorante e Bar
Un post condiviso da ANCHE (@anche.it) in data: 28 Ago 2016 alle ore 01:52 PDT
Quando si dice la multifunzionalità. Nel giro di pochi metri a firma Anche troviamo: il ristorante, aperto a pranzo e cena (da provare le due celebri cotolette, quella alla milanese con pistacchio e lime e quella "sbagliata" di melanzane); il bar e la sua ottima proposta di cocktail; il forno, aperto fino a tarda notte, con il suo irresistibile profumo di pizze e focaccette.
Anche Ristorante e Bar - via Pastrengo angolo via Carmagnola
Sulle Nuvole
Immagine: Marco Varoli
Dalla colazione, con torte e croissant sfornati in loco, al pranzo agile e conveniente, finendo con aperitivo d'autore e cena: la proposta versatile e originale di Sulle Nuvole lo rende un punto di riferimento per gli abitanti del quartiere. A piatti più confortevoli - e comunque mai banali - come i Paccheri con ragù bianco o il (magnifico) Patè di fegatini di pollo al cognac lo chef Luca Zampa lo chef affianca in menu proposte insolite anche per il quartiere più hipster di Milano: Tofu mantecato al limone e zafferano, Soba di grano saraceno cacio pepe e piselli.
Sulle Nuvole - via Garigliano 12
Casa Ramen – Ramen gourmet in Isola
Un altro indirizzo celebre in Isola e in tutta Milano: Casa Ramen ha portato il cibo popolare giapponese a livelli altissimi grazie al suo chef Luca Catalfamo. Oltre ai ramen sono tanti i piattini della tradizione orientale nipponica da provare, ma attenzione: non si può prenotare. Come nei ramen bar giapponesi qui si fa la fila se i posti disponibili – solo 20 – sono già presi.
Per i ramen addicted però ci sono buone notizie: da poche settimane in via Ugo Bassi 26 ha aperto Casa Ramen Super, dove - udite udite! - ci sono più posti a sedere, si può prenotare e il menu è quello di un'izakaya, trattoria tipica giapponese. Tra bignè di polpo e costine di maiale, c'è da divertirsi.
Casa Ramen - via Luigi Porro Lambertenghi 25, via Ugo Bassi 26
Capra e Cavoli – Cucina vegetariana e non solo
Mangiare ad Isola spesso è sinonimo di hipster/radical chic, ma più spesso significa abbracciare un’alimentazione biologica/vegetariana. Il posto perfetto per mangiare bene e non mangiare carne – il pesce c’è – è Capra e Cavoli, ristorantino dai toni femminili che ama stupire con abbinamenti e presentazione.
Perfetto per cena o per aperitivo, e valido anche per il brunch della domenica, molto conveniente e con tante portate vegane e vegetariane.
Capra e Cavoli – via Pastrengo 18
Surlì – Vini naturali in Thaon de Revel
Bere in Isola? Vino, certo, ma preferibilmente naturale, come i residenti radical della zona insegnano. Surlì è il posto giusto per un aperitivo o un bicchiere dopo cena. Piccolissima enoteca in Thaon de Revel con qualche tavolino fuori - freddo permettendo - dove lavorano ragazzi appassionati di vini naturali. Ogni sera vini al calice diversi per divertirsi a provarne di nuovi. Durante l’aperitivo piccoli stuzzichini di accompagnamento: nulla di gourmet, ma ciò che basta per sedare la fame e dirigersi altrove per cena (sempre all’interno del quartiere, si capisce).
Surlì - via Generale Thaon di Revel, 12
Café Gorille - Chi ha detto hipster?
Un post condiviso da Café Gorille Milano (@cafegorille) in data: 18 Mag 2017 alle ore 03:24 PDT
Non tutto l'hipster viene per nuocere. Il Café Gorille, ad esempio, fin dalla sua apertura nel 2015 ci ha convinto con la sua proposta 8/24, il wifi gratuito e la cortesia. Il menu del giorno viene pubblicato sulla pagina Facebook e può spaziare
dai Maccheroni all'amatriciana al Padellino di riso venere con verdure saltate, taccole e olive greche.
Café Gorille - via Gaetano de Castilia 20
Ghe Sem – Ravioli e cocktail in via Borsieri
Per bere e per l’aperitivo in zona Isola c’è anche Ghe Sem, la seconda sede dopo quella di via Vincenzo Monti. Non dovete perdere assolutamente la lista dei cocktail orientaleggianti che si adattano benissimo ai dim sum italo-cinesi.
Se non avete tantissima fame potete anche cenare qui, altrimenti ordinatene qualcuno – buoni sia quelli tradizionali che quelli più sperimentali – e accompagnatelo da un ottimo bicchiere di Pearl Harbour (Whisky Giapponese, Sakè allo Yuzu, Sour Miz, Scripoppo di Lemongrass e Soda).
Ghe Sem – via Borsieri 26
Wasabi – Per finire la serata
Al Frida – dove l’atmosfera è calda, certo, ma i vini non sono un granchè – preferiamo il Wasabi, piccolo localino dove servono buoni cocktail e dove sottofondo c’è bella musica. Piccolo e accogliente, proprio come il quartiere di Milano preferito dal New York Times.
Wasabi - via Pollaiuolo 8
Botanical Club - Non solo cocktail
Tonight 💥Polpo Kataifi @thebotanicalclub #musttry #newmenu #viapastrengo
Un post condiviso da The Botanical Club (@thebotanicalclub) in data: 3 Feb 2017 alle ore 09:18 PST
In principo fu via Pastrengo. Dall'apertura, due anni fa, il Botanical Club è arrivato anche in via Tortona - con una proposta più "healthy" - e, recentissimamente, in via Salutati. La sede originaria resta imprescindibile per l'altissima qualità della mixology, gin tonic in primis: e come potrebbe essere altrimenti, visto che qui dentro c'è la prima micro-distilleria in Italia aperta al pubblico? Disponibili in menu piatti moderatamente creativi e piccoli assaggi. Spesa medio-alta e qualche imprecisione qua e là, ma un Belladonna Punch (Champagne, Genevere, Sherbet di agrumi, Maraschino) fa dimenticare tutto.
Botanical Club - via Pastrengo 2
E per scoprire dove si mangia bene a Milano, non solo nel quartiere Isola, non perdere il nostro speciale.