La 79ª edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia sta per prendere il via. Il celebre Festival del Cinema, tra gli eventi più attesi dai cinefili di tutto il mondo, si svolgerà al Lido dal 31 agosto al 10 settembre 2022. Ma oltre ai patiti della settima arte, anche i palati gourmand potranno provare grande soddisfazione in Laguna, tra nuovi indirizzi fine dining da provare e ristoranti stellati. Non mancano i bacari, dove fare l’aperitivo a ritmo di cicheti e spritz. Mai come nell’ultimo anno, la Serenissima si mostra gastronomicamente vivace e pronta a fare breccia nel cuore dei food lovers con un’offerta ricca e variegata, lontana dalle proposte meramente turistiche che un tempo la caratterizzavano dal punto di vista culinario.
Basti pensare che il Veneto è stata la seconda regione più premiata dalla Guida Michelin 2022, con 5 new entry, di cui tre nella sola città di Venezia. Poi, nel corso dell’ultimo anno, non sono mancati cambi, trasferimenti e colpi di scena come l’arrivo di Riccardo Canella al Belmond Cipriani, direttamente dal Noma di Copenaghen. Scoprite, qui di seguito, dove mangiare a Venezia durante il Festival del Cinema.
Dove mangiare a Venezia: gli indirizzi da non perdere
Oro
Foto courtesy Belmond | PA Jorgensen
Non possiamo non iniziare dalla più attesa riapertura lagunare: quella del ristorante stellato Oro, lo spazio gourmet sull’isola della Giudecca all’interno del Cipriani, A Belmond Hotel, che a fine luglio ha inaugurato il nuovo corso, con Riccardo Canella alla regia. Lo chef, nato in Italia, si è unito al cinque stelle lusso all'inizio di quest'anno, nel mese di marzo, arrivando direttamente dal Noma di Copenaghen. Nella sua storia professionale vanta esperienze anche al fianco di alcuni dei più grandi chef italiani, dal compianto maestro Gualtiero Marchesi a Massimiliano Alajmo.
Algiubagiò
Foto courtesy Algiubagiò
Lo chef Daniele Zennaro ha appena festeggiato un anno alla regia della cucina di Algiubagiò. Un indirizzo molto interessante non solo per la vista suggestiva - da non perdere una cena in terrazza, affacciata sull’isola di San Michele - ma anche per i piatti, gustosi e colorati, dello chef, che molti ricorderanno, qualche anno fa, alla guida del Vecio Fritolin. Da provare? Gnocchi di ricotta e spinaci con ricci di mare, anacardi e susine al timo, Guancia di coda di rospo croccante con salsa Caesar e tartufo nero estivo, Spiedino di cernia gialla al kefirlime, con sfogliatina come una panzanella e salsa al cetriolo. Per concludere con dolci ad alto tasso di creatività come il Tiramisù a modo nostro, un vero e proprio tributo all’arte di Banksy. Si può optare per la carta, oppure per uno dei due menu degustazione: il Tradizionale, con i classici della Laguna, e l’Algiubagiò, all’insegna della cucina d’autore. Il ristorante è aperto anche a pranzo dal mercoledì al lunedì, con un menu lunch dal mood easy. Una curiosità: Algiubagiò è l'acronimo di Alberto, Giulio, Barbara, Giovanna, ossia i due soci fondatori con le rispettive moglie.
Wistèria
Nel sestiere San Polo, ecco una new entry stellata dell’ultima edizione della Guida Michelin: Wistèria. Qui, in un angolo tranquillo della Serenissima, all’ombra di un glicine (da cui prende nome il ristorante), il nuovo chef Valerio Dallamano propone percorsi gastronomici da 5 o da 8 portate, offrendo una visione gastronomica della Venezia contemporanea. Una visione che fa perno su tre principi fondamentali - materie prime stagionali, ingredienti del territorio e sostenibilità - uniti all’accoglienza di Andrea e Max, i due fondatori. Il consiglio è di provare il menu Serendipity, che consente di immergersi nella filosofia Wistèria, con otto portate selezionate dallo chef. Nelle giornate di venerdì, sabato e domenica il ristorante è aperto anche a pranzo.
Local
Foto courtesy Local
Tra i ristoranti neo stellati Michelin del 2022, Local è un felice esempio di successo dall’animo giovane, con uno staff tutto under 40. Gli owner, Benedetta Fullin e Manuel Trevisan, in sala, hanno saputo creare un’atmosfera accogliente e ricercata allo stesso tempo: un fine dining contemporaneo che da qualche mese sposa la cucina del partenopeo Salvatore Sodano (ex chef del Faro di Capo d’Orso, arrivato al Local lo scorso febbraio), che prende per la gola con piatti come il Risone di gò, rivisitazione di un classico veneziano, diventato iconico in poco tempo. Lo chef lavora molto sulle maturazioni di pesce e carne, ecco perché anche il pescato del giorno, qui, è assolutamente da provare. A scelta, menu degustazione da 7 o 9 portate. A pranzo c’è anche un menu da 4 portate, per un’esperienza più veloce.
Zanze XVI
Un altro felice caso di ottima ristorazione lagunare è Zanze XVI, che in pochi anni ha conquistato il cuore dei veneziani e anche quello della “Rossa”, che nell’edizione 2022 lo ha premiato con una stella Michelin. Il concept? Una moderna ed elegante osteria, che rilegge i piatti locali con guizzo contemporaneo, tra sapori di terra e di mare. Qui, l’accessibilità della tradizionale trattoria veneziana e la cura della cucina d’autore si fondono in un’unica e nuova dimensione: per una panoramica completa scegliere il menu degustazione (da 5 o 7 portate), oppure affidarsi alla carta. Per un’immersione nei sapori locali, invece, c’è il Taste of Venice Experience, un percorso con piatti che spaziano da Ostricha e merendelle a Pescato al vapore, crema vegetale, caviale.
Dama
Foto courtesy Dama
Ha inaugurato lo scorso inverno Dama, il nuovo ristorante di Lorenzo Cogo a Venezia, nel sestiere di Cannaregio. L’ex enfant prodige della cucina italiana è tornato sulle scene con un progetto lagunare che declina il fine dining in chiave comfort, tra contaminazioni culturali e grande tecnica. Lo spazio si trova all’interno dell’hotel Ca’ Bonfadini, un’elegante dimora storica inaugurata nel 2019, che accoglie tra stucchi e affreschi cinquecenteschi. Lo spazio gourmet, invece, lascia emergere uno spirito contemporaneo, a partire dai tavoli sociali che catturano la scena, tre spettacolari deschi conviviali, realizzati con il legno restaurato delle briccole. Qui vi avevamo raccontato Dama, il nuovo ristorante di Lorenzo Cogo a Venezia.
Glam
Foto Benedetta Bassanelli
Dulcis in fundo, per chi vuole fare un’esperienza gastronomica a Venezia siglata da due stelle Michelin, il consiglio è di fare tappa al Glam Enrico Bartolini, il ristorante della galassia Bartolini che vede alla regia lo chef Donato Ascani (che quest’anno sarà tra i giudici di S.Pellegrino Young Chef Academy Competition). Il ristorante, situato all'interno di un sontuoso edificio d'epoca, Palazzo Venart, luxury hotel situato in Santa Croce, lungo il Canal Grande, ha conquistato la seconda stella nel 2019. Qui si mangia immersi in un contesto calmo, elegante e raffinato, tra due giardini e spazi verdi. Da non perdere il benvenuto dello chef, scandito da una serie di finger food che richiamano la tradizione veneziani dei cicheti.