È stata presentata ieri a Bra, in occasione di Cheese, la Guida Osterie d'Italia 2016 di Slow Food. 1707 indirizzi segnalati, scelti e raccontati dai collaboratori seguendo i criteri del "buono, pulito e giusto": le osterie Slow Food si fanno interpreti del proprio territorio, continuando a trasmettere saperi culinari tramandati da generazioni e ponendo sempre attenzione al fattore prezzo - 36 euro è quello fissato per un intero menu - e all'accoglienza.
Nell'edizione 2016 della Guida - la più venduta in Italia - ci sono 250 Chiocciole, ovvero locali che meritano un riconoscimento speciale per ambiente, cucina e ospitalità. In testa a tutte le regioni il Piemonte, con 28 locali, subito seguita dalla Toscana con 27.
Noi abbiamo scelto, da Nord a Sud, cinque osterie tra quelle "chiocciolate" a cui siamo particolarmente affezionati. Per la lista completa vi rimandiamo all'acquisto della guida, che trovate qui a 18,70 euro.
RISTORANTE CONSORZIO

Ha aperto solo nel 2008, ma il Consorzio ha già conquistato la solida reputazione di genuinità che altri luoghi ci mettono decenni a raggiungere. L'atmosfera riesce a essere calda e amichevole, informale senza mai essere trascurata, mentre la cucina attinge dalla tradizione piemontese - specialmente quella del quinto quarto - senza trascurare qualche interpretazione più contemporanea, passando con disinvoltura dall'Animella con pesche affumicate e scalogno ai Plin d’ortiche ripieni di caprino al burro d’acciughe al timo. Carta dei vini superiore alla media di molti stellati (ma anche quella delle birre, con bellissime etichette di Lambic e affini). L'aperitivo con Negroni e crostini di burro e acciughe racchiude, già di per sé, molto della filosofia del locale.
Ristorante Consorzio
Via Monte di Pietà 23, Torino
www.ristoranteconsorzio.com
DISPENSA PANI E VINI

L'ambiente ultra-moderno e contemporaneo non lascia presagire la riuscita semplicità della cucina. Oltre a una selezione di panini gourmet e aperitivi - da accompagnare rigorosamente con le bollicine di Franciacorta - c'è un menu che permette di avvicinarsi a una tradizione gastronomica, quella bresciana, davvero poco conosciuta. Lo chef Vittorio Fusari, che cura anche il ristorante nel locale adiacente, ha creato un menù con ampia presenza del pesce di lago (la tinca, il luccio, lo storione) che comprende alcuni classici come le Farfalle al Ragout di Salame Fresco o il Manzo all'olio tradizionale con polenta.
Dispensa Pani e Vini
Via Principe Umberto 23, Torbiato (BS)
www.dispensafranciacorta.com
LA LANTERNA DI DIOGENE

Immagine: Il Ricettario di Nonna Ivana
La cooperativa La Lucciola, nel mezzo della bassa emiliana, impiega persone con disabilità in un progetto che comprende coltivazione dell'orto, allevamento di polli e galline, produzione di aceto balsamico tradizionale e gestione di un'osteria. La cucina è deliziosamente genuina, con pasta fresca fatte in casa (imprescindibile un assaggio dei Tortelloni di ricotta e ortica), carne di vacca bianca modenese declinata in stracotti e roastbeef e una rotazione del menu a prezzo fisso rigorosamente stagionale. Bella la proposta di offrire sia gli antipasti che i dolci a buffet. Al netto di qualsiasi sentimentalismo o retorica, vale la pena conoscere questo bel progetto da vicino.
La Lanterna di Diogene
Via Argine Panaro 20, Solara di Bomporto (MO)
www.lalucciola.org
DA CESARE AL CASALETTO

Immagine: The Rome Digest
Da quando Leonardo ha preso la gestione di questa storica trattoria, nel 2009, è riuscito a garantire la continuità nei sapori veraci della cucina capitolina. Straordinari gli antipasti (polpette di bollito, alici, fiori di zucca e mozzarelli fritti, supplì), solo il preludio a una cena che riesce a far rivivere sul piatto la gloriosa tradizione romana, che ormai siamo abituati a vedere maltrattata nei menu turistici di dubbia fama. Passaggio obbligatorio per un'amatriciana, una cacio e pepe o una carbonara, ma provate a tenervi lo spazio per la trippa o la coda alla vaccinara: qui non si fanno sconti, i piatti tipici a Roma non sono per stomaci deboli. Il portafoglio, però, non si appesantisce - e la gentilezza del servizio fa il resto.
Trattoria Da Cesare
Via del Casaletto 45, Roma
www.trattoriadacesare.it
AL CONVENTO

Immagine: My Daily Slow
Nonostante l'indubitabile fascino marinaro, il paesino di Cetara è celebre soprattutto per la sua colatura di alici. Un pezzo di storia del paese, e ottime interpretazioni della colatura, si mangiano nel ristorante affacciato sulla piazza principale, che da quarant'anni è guidato dalla famiglia Torrente. Il repertorio è quello tradizionale campano, aiutato da una freschezza di materie prime senza mai un cedimento: Ziti spezzati con genovese di tonno, antipasti fritti, alici marinate, superbe tagliate di tonno. E ovviamente gli Spaghetti trafilati al bronzo con colatura di alici. Trovate la cucina di Pasquale Torrente anche da Burro&Alici in Franciacorta.
Al Convento
Piazza S. Francesco 16, Cetara (SA)
www.alconvento.net