elBulli è tornato. Il leggendario chef spagnolo Ferran Adrià farà rivivere il celebre concept de elBulli a otto anni dalla sua chiusura. Ma non si tratterà di un ristorante: elBulli1846 fungerà piuttosto da museo dell'innovazione culinaria.
Il ristorante, famoso per la sua alta cucina molecolare e l'approccio avanguardista all'arte culinaria, ha conquistato tre stelle Michelin e ha guadagnato il primo posto nei World’s 50 Best Restaurants per ben cinque volte.
Ora l'evoluzione: Adrià ha da poco annunciato la riapertura de elBulli in questa sua nuova veste, più vicina a quella di laboratorio e museo, che a quella di un classico ristorante.
Dopo essersi allontanato dal ristorante nel culmine del successo, Adrià ha costituito la elBullifoundation, in cui poter continuare l'ethos, la filosofia e lo spirito di quell'innovazione culinaria, per continuare a promuovere la creatività e condividerla con tutti, con la costante volontà di migliorare, evolvere e innovare, rendendo così partecipi dell'esperienza passata, presente e futura, ricercando e sperimentando, così da far emergere il talento e spingere al superamento dei propri limiti.
"La mission di elBulli1846 sarà quella di... creare una conoscenza di qualità della gastronomia dei ristoranti e di tutto ciò che la riguarda", ha detto il cinquantaseienne catalano prima del suo intervento al congresso gastronomico Madrid Fusion.
Perchè 1846? Il numero nel nome è un omaggio ad Auguste Escoffier, nato nel 1846, pioniere dell'alta cucina, nonchè riferimento per gli chef di tutto il mondo.
Nonostante il suo titolo di miglior ristorante del mondo, durante gli anni di apertura elBulli stava accumulando notevoli perdite e Adrià decise così di dirigere il proprio lavoro al fine di assicurare la sua eredità culinaria e diffondere la sua filosofia, le sue tecniche a una nuova generazione di chef.
Su questo binario si posiziona eBulli1846, che è parte di questa eredità è aprirà nel febbraio del 2020 proprio nella location originale de eBulli vicino alla città spagnola di Roses, in Catalogna. Un tributo fisico alla grandezza del ristorante e alla continuazione del suo spirito innovativo.
E se fosse solo il primo passo di Ferran Adrià per ritornare alla ristorazione in senso stretto?