Quello di Eleonora Massaretti è stato un ritorno al primo amore, quello per l'arte bianca. La titolare di Basilico Rosso ha infatti un passato nel settore della moda. Ma l'arte bianca è tornata con forza nella sua vita ed ora fa parte della sua quotidianità.
Conosciamo meglio Eleonora Massaretti che, a sei anni dall'apertura del suo locale a Castelmassa (Rovigo), è pronta per 1977 Lievitati da’Mare, una nuova avventura in cui pizza e cucina di mare in incontrano.
Come ha iniziato la sua carriera nel mondo dell’arte bianca?
Mi ha sempre affascinato. Fin da giovane, per pagarmi gli studi, decisi di iniziare a lavorare in questo mondo. Iniziai come cameriera ma ben presto misi le mani in pasta, fu amore a prima vista. Passarono gli anni e mi laureai all'Università IULM di Milano. Una volta laureata feci la scelta di lavorare nella moda per una decina di anni, fino a quando la mia vita cambiò radicalmente e ritornai al mio primo amore. Nel 2016 si presentò l’opportunità di rilevare un locale, il Basilico Rosso, e così decisi di rimettermi in discussione e tornare a “mettere le mani in pasta”.
Qual è stato il vero “salto” nella sua carriera?
Credo che aver frequentato l’Università della Pizza mi abbia dato la possibilità di realizzare un prodotto che da tempo avevo in testa ed ampliato la mia creatività. Il network delle conoscenze ha fatto poi il resto, dandomi la possibilità di confrontarmi ed imparare da diversi colleghi del settore.
C’è qualcuno che definirebbe il suo maestro?
Sicuramente non si tratta solo di una persona ma di più professionisti che ricoprono ruoli di pizzaioli e di chef. Due persone che mi hanno aiutato a crescere sono Corrado Assenza e Beniamino Bilali, che ancora oggi ringrazio.

È vero che, dopo Basilico Rosso, sta per affrontare un nuovo progetto?
La mia pizzeria Basilico Rosso è nata nell'aprile 2016. È stata una grande scommessa in quanto siamo abbastanza lontani dai centri urbani, quindi è difficile raggiungerci. Dopo sei anni, proprio in questi giorni, stiamo arrivando al termine di questa avventura, che è stata per noi decisamente motivante e stimolante. Adesso ci sentiamo pronti per un progetto ancor più interessante…
Di cosa si tratta?
In testa le idee sono molteplici. Innanzitutto c'è il progetto 1977 Lievitati da’Mare, nato un annno fa. È una cosa a cui ho sempre pensato e che ora è stato tradotto in un brand. Un mio punto di forza, oltre alla pizzeria con sei tipi di impasti differenti, è la cucina di pesce. Ho così lavorato ad una cucina moderna e creativa che utilizza il pescato e in cui ogni piatto può essere trasportato sulla pizza. Lievitati da’Mare è un gioco di parole che richiama la nostra passione, e quindi l’amore, tanto per i prodotti del mare quanto per i lievitati. Il logo poi, che consiste in uno spicchio di pizza, è disegnato utilizzando i numeri della mia data di nascita: 1977.
Chi la affianca oggi nel suo lavoro?
Ho un team di sei persone, oltre a mio marito. Lui si occupa dell’acquisto delle materie prime, dei vini e coordina il servizio in sala durante il weekend.

La sua pizza più rappresentativa?
Come impasto, sicuramente il POP, fatto con farina di mais e semi di girasole, per una pizza al piatto che risulta croccante all’esterno e morbida dentro. Come topping direi sicuramente base di Bufala DOP, misticanza condita solo con un filo d’olio extravergine e sale, tartare di tonno. Infine un tocco di maionese al wasabi, rigorosamente fatta da noi, e polvere di cappero.