Quando si parla di un'opera faraonica come FICO Eataly World è impossibile non cominciare con i numeri.
100.000 metri quadri, di cui 20.000 di campi e stalle (che ospitano 200 animali e 2000 cultivar di piante) e 80.000 di superfici commerciale. 45 luoghi di ristoro. 6 aule didattiche. Un cinema e un teatro. Un centro congressi che può ospitare mille persone.
La "Disneyland del cibo", così come è già stata ribattezzata, aprirà al pubblico il 15 novembre, alle porte di Bologna, nell'ex area del CAAB. Noi ci siamo entrati per l'anteprima riservata ai giornalisti e abbiamo avuto modo di visitare il più ambizioso dei progetti dell'ambiziosissimo Oscar Farinetti.
Sbaglia chi pensa che la Fabbrica Italiana COntadina nasca con intenti puramente intrattenitori: sono in programma 30 eventi e 50 corsi al giorno, e grande attenzione viene tributata alle sei "giostre", che approfondiscono sei diversi argomenti, dal rapporto dell'uomo con il fuoco a quello con gli animali, dalla storia del vino al futuro dell'agroalimentare. "Vogliamo raccontare come si coltiva, produce e assaggia il cibo italiano" spiega il sindaco di Bologna Virginio Merola alla conferenza stampa. Una didattica, va detto, probabilmente più interessante per un pubblico straniero, così come le fabbriche collegate ai ristoranti: si potrà scoprire come si fanno la birra, il pane, il formaggio, il cioccolato...
Divertente è divertente. L'ingresso è gratuito, l'offerta ristorativa molto varia sia come proposte che come prezzi: si passa dal ristorante di Enrico Bartolini al fritto di Pasquale Torrente direttamente dalla Campania, dalle cassate siciliane di Palazzolo all'immancabile birra di Baladin, con un occhio di riguardo all'Emilia Romagna ma uno sguardo inclusivo a tutta l'Italia. La mobilità esterna e interna è stata ben progettata: ci sarà un collegamento gratuito per la Stazione Centrale di Bologna, gratuito per chi prende le Frecce e al costo di un euro per gli altri, mentre per facilitare la visita si potrà usufruire di 500 biciclette da usare nella ciclabile interna.
Ruberà visitatori ai ristoranti del centro bolognese? È piuttosto vero il contrario. Con 6 milioni di visitatori previsti all'anno, è più probabile che ci siano ricadute positive per il turismo cittadino. Come sempre, quando si parla di Oscar Farinetti e dei suoi mastodontici progetti, le critiche non tarderanno ad arrivare. Ma quando si parla delle cifre di occupazione, 700 occupati fino a questo momento, non si può che esclamare "Fico".