Gli chef famosi li usano come ingredienti per i loro piatti da un decennio, ma per i foodie è una scoperta recente: i fiori commestibili, dai petali di rosa alla lavanda, sono una risorsa in cucina almeno quanto i più rassicuranti e conosciuti fiori di timo, aneto, coriandolo, erba cipollina o violetta.
In cucina i fiori vengono utilizzati per preparare insalate, gelatine, zuppe, sformati, dessert e gelati, anche se la funzione non si limita all’aspetto decorativo: ciascuno di loro conferisce infatti un sapore differente e ben preciso ai piatti. La calendula, ad esempio, è leggermente piccante, la violetta profuma ogni cosa, i fiori di begonia hanno un sapore agrumato, alcune specie di garofano possono essere immerse nel vino, caramellate, o utilizzate come decorazione per le torte, mentre i fiori di crisantemo conferiscono una piacevolissima nota amarognola ai piatti.
A pensarci bene, niente si crea dal nulla: gli stessi broccoli, cavolfiori e carciofi sono tutti fiori commestibili, e in qualche modo lo è anche lo zafferano, che si ricava dallo stame del crocus, o anche i capperi che sono i boccioli dei fiori di questo cespuglio mediterraneo.
Piccoli consigli per utilizzare i fiori commestibili
Prima di buttarvi in esperimenti, ricordatevi di lavare accuratamente tutti i fiori prima di mangiarli, di non utilizzare quelli venduti dai fioristi e neppure quelli raccolti sul ciglio delle strade. Preferite sempre i petali e gettate tutte le parti verdi. Ovviamente quelli più sicuri sono quelli biologici che si possono facilmente ordinare in rete.
Ma come utilizzare i fiori commestibili senza per forza essere grandi chef? Il modo più semplice è quello di mischiarli alla vostra insalata verde preferita e condita a piacere.