Hotel fatti di caramelle e cioccolatini, patatine fritte e aragoste create a partire dalla carta, complementi d' arredo a forma di deliziosi dolci e gioielli che s'ispirano alle materie prime del territorio italiano: il food design investe i campi più diversi, arredamento, arte, fotografia, e si traduce in progetti o oggetti che dimostrano come il cibo sia uno dei soggetti più versatili, e non solo in cucina.
Quest'anno un esempio su tutti è stata la mostra Progetto Cibo - La Forma del Gusto, allestita al Mart di Rovereto, che ha proposto una riflessione sul collegamento fra cibo e arte, attraverso i lavori di designer italiani e internazionali.
Ma non è solo la mostra di Rovereto ad essere una valida dimostrazione di come piatti e le materie prime siano da sempre veicoli di creatività. Tanti i progetti che sottolineano la valenza estetica e culturale del cibo; dai pouf pop del designer italiano Matteo Bianchi o il Cake Hotel creato a Londra per il lancio di una nuova linea di zucchero, alle opere di puro design come i gioielli della mostra Cibo in Fermento o gli origami di Daniel Carlsten.
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