E' sempre lui, l'uomo - e il pizzaiolo - che vince tutto. Franco Pepe si è aggiudicato, come lo scorso anno, il podio di 50 Top Pizza, la classifica delle migliori pizzerie ideata da Barbara Guerra e Albert Sapere, protagonisti anche del format Le Strade della Mozzarella, e dal giornalista Luciano Pignataro.
Dopo aver provato in anonimato centinaia di indirizzi, più o meno noti, gli esperti non hanno avuto dubbi: è ancora il pizzaiolo di Caiazzo in provincia di Caserta, fondatore di "Pepe in grani" l'ambasciatore della pizza italiana nel mondo.
E' salito sul palco visibilmente emozionato, accompagnato da Francesco e Stefano, i suoi figli. "Essere riconfermato vincitore per me è un riconoscimento bellissimo perché racchiude un altro anno di lavoro fatto in sinergia con i miei ragazzi - più di 37 - che mi seguono e mi sostengono in questo percorso, da Caserta alla Franciacorta, fino a Ginevra - ha sottolineato Pepe -. Questo premio non è di Franco Pepe ma di questa famiglia allargata e non posso che condividere con i miei collaboratori questa immensa emozione".
La pizza che è progetto culturale
"Voglio che il mio territorio lieviti con la mia pizza, voglio che attraverso le mie mani e i miei successi si accenda un faro positivo sui produttori di eccellenze della mia terra". E' questo il mantra di Franco Pepe, che lo rende non solo un pizzaiolo, ma il motore di un progetto culturale.
Inoltre Pepe si impegna da anni per una seria formazione del pizzaiolo e per incoraggiare i giovani a diventare "artigiani specializzati nella pizza". “Dedico questo riconoscimento a chi da sempre ha creduto in me, a chi ogni giorno mi accompagna e mi sostiene in quello che faccio, e soprattutto, ai giovani, che si apprestano ad affrontare un percorso fatto di tappe importanti ed essenziali: credete nelle vostre idee, nei vostri sogni, create, non imitate, bandite l’atteggiamento rinunciatario per ottenere qualcosa, informatevi e formatevi. Siate curiosi, distinguetevi e seguite la vostra vocazione. Credere fermamente e con passione in una vostra idea, non vi farà vincere, vi farà stravincere. Come è successo a me oggi!”
Di recente Pepe è stato insignito del titolo di Maestro d’arte e Mestieri, da parte dell’ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana con inserimento nel Libro d’Oro, e l’attestato di “Maestro Pizzaiolo che ha significativamente contribuito allo sviluppo della cultura gastronomica italiana” da parte della della Facoltà di Agraria dell’Università Federico II di Napoli“.
Authentica, 8 posti gourmet
Tra le ultime ‘creature’ di Pepe in Grani, apprezzata dal panel dei votanti, “Autenthica”, una pizzeria nella pizzeria, un ambiente intimo e raffinato dove poter interagire con gli ospiti, rendendo il fattore umano protagonista assoluto. Un forno per pizza, un banco di lavoro e un tavolo per massimo 8 ospiti, dove Franco - spesso affiancato da chef stellati - crea e racconta pizze contemporanee, ricette pensate soltanto per quella serata, spicchi mai preparati prima e che mai finiranno nel menù di Pepe in Grani, con focus su impasto e condimento.
Continua il successo di pubblico anche nelle altre location gestite da Pepe: Kytaly a Ginevra e La Filiale in Franciacorta, "depandance" gourmet de L'Albereta Relais et Cheteau.
La margherita sbagliata
E' stata una delle creazioni che lo ha reso più famoso. La Margherita Sbagliata è il piatto-icona di Franco Pepe perché dimostra che si può ripensare una Margherita nel segno del massimo rispetto dell'ingrediente. Base soffice, leggera, perfettamente alveolata arricchita con mozzarella di bufala Dop, pomodoro riccio a crudo e riduzione di basilico.
Altre specialità da non perdere sono la Viandante con mortadella, ricotta di bufala, pistacchi e bucce di limone, il Calzone con la scarola riccia e la pizza fritta.