Alzi la mano chi non ha ancora avuto il piacere di mangiare un buon piatto di friarielli. Specialità dal gusto amaro, ma molto gustosa e tutta italiana, i friarielli sono una verdura a foglie, che si chiama in tanti modi ed è particolarmente difficile da trovare fuori dall'Italia.
A Roma li chiamano broccoletti, per via della loro stretta somiglianza con i broccoli. A Napoli invece, la patria di questa specialità, si chiamano friarielli (da pronunciare rigorosamente con la -e chiusa, pena il riconoscimento imminente delle vostre origini), mentre più giù nello stivale - per la precisione in Puglia - sono conosciuti col nome di cime di rapa. Negli Stati Uniti infine, potete cercarli come broccoli rabe.
Come per la maggior parte delle verdure crucifere, i friarielli sono particolarmente gustosi se saltati in padella con aglio e olio d'oliva (i Napoletani ci aggiugeranno volentieri anche un po' di salsiccia). Meravigliosa combinata con la pasta e ottima anche per dare un buon contrasto a carni e pesce.
Ci auguriamo che possiate sempre trovarli i nostri amati friarielli, ma se per qualsiasi motivo doveste trovarvi all'estero, provate a chiedere dell'arugula (rucola) e delle rape, sostituti accettabili in mancanza di.
Alcuni sbollentano i friarielli in acqua calda, prima di farli saltare in padella con altri ingredienti, perché gli steli sono un po' duri. A Napoli invece, come supponiamo in gran parte dello stivale, si rimuovono gli steli e si cucinano solo le foglie e le parti più tenere dei friarielli, altrimeni "non sono friarielli".
Friarielli: storia e origini
Dal punto di vista etimologico, l'origine del termine “friarielli” è ancora piuttosto controversa. Alcuni sostengono derivi dallo spagnolo frio-grelos = broccoletti invernali; altri invece suppongono sia una derivazioni del dialetto napoletano frijere = friggere.
La loro storia si intreccia saldamente a quella della cucina napoletana tradizionale, nella quale i friarielli vengono saltati in padella con aglio, olio d'oliva e salsiccia. Un meraviglioso connubio specie se abbinato con la pasta, ma ottimo anche per dare un buon contrasto a carni e pesce.
Una curiosità: storicamente i friarielli erano coltivati anche nel capoluogo campano – Napoli – in particolare sul colle del Vomero, che infatti è da sempre noto, specie ai locali, come “o colle d’ ‘e friarielle”.
Cime di rapa: ricette

L'unione perfetta che possiate trovare è in un piatto di orecchiette con le cime di rapa con un'abbondante spolverata di pecorino per rendere il tutto cremoso al punto giusto. Un piatto domenicale, perfetto e fonte di grande invidia all'estero, i friarielli nella pasta trovano il loro acme.
Cime di rapa e pesce: la ricetta

Un altro abbinamento interessante da provare con i friarielli è quello con il pesce. La ricetta che vi proponiamo è ad opera dello chef Daniele Usai, che usa le cime di rapa con l'anguilla affumicata per condire un piatto di spaghettoni da acquolina in bocca.
Salsiccia e friarielli: la ricetta
Spettacolare, poco da dire. La combo salsiccia e friarielli è meravigliosa. In questo video, trovate i trucchi migliori per un secondo piatto degno della tradizione partenopea:
Se invece volete sperimentare un paio di modi alternativi - non storcano il naso i puristi - di saltare i vostri friarielli, in questo video ne trovarete ben tre:
I friarielli non sono solo gustosi, ma anche molto nutrienti. Analizzando i loro valori nutrizionali. possiamo notare che il tenore di calcio contenuto in 100 g di friarielli è pari a 260 mg, addirittura superiore al valore contenuto nel latte. Sono inoltre fonte preziosa di potassio, ferro, fosforo, magnesio, zinco e iodio, elementi indispensabili per una sana e variegata dieta mediterranea.