Per i lettori di Fine Dining Lovers ecco alcuni consigli sulla frutta secca direttamente da Vincenzo Candiano, famoso chef della Locanda del Serafino, ristorante una stella Michelin a Ragusa.
Il presupposto è che la frutta secca fa bene. Talmente bene che non è fuori luogo definire questo alimento una sorta di "medicina naturale": è un'importante fonte di calcio e di proteine vegetali e per di più è ricca di antiossidanti utili per contrastare l'invecchiamento cellulare e contiene fibre per il corretto funzionamento dell’intestino.
E pensare che c’è chi la compra solo a Natale!
La frutta secca può essere consumata così com'è oppure può essere utilizzata come ingrediente in cucina e in pasticceria. Tra la frutta secca, i pinoli sono certamente i più versatili in cucina, grazie al sapore delicato ma non invadente, dolce e oleoso. Ne basta una manciata per arricchire la struttura del pesto genovese, per dare aroma alle teglie di patate o a certi piatti mediterranei dal sapore un po' orientale.
Le nocciole trovano mille applicazioni in pasticceria, ma si sposano, come le noci, con mille ingredienti e su tutte le portate: dagli antipasti ai formaggi, passando dagli arrosti e ovviamente arrivare al gelato.
I pistacchi si impiegano in dolci e insaccati; nel pesto, con olio, pepe e aromi, nella carne in umido e sul pesce grigliato…
Suggerimenti
- La frutta secca è un’ottima alternativa allo snack quando sentite un languorino. Per fortuna è sempre più facile trovare frutta secca confezionata in pratiche porzioni da passeggio.
- Le albicocche, le prugne, i datteri, le mele essiccate sono ricche di zuccheri semplici ma anche di fibre e quasi prive grassi. Sono una merenda ideale da suggerire anche ai più piccoli.
- E non dimenticate che la frutta in guscio è un ottimo integratore di sali minerali.