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"A pensarci bene non esistono molte differenze tra un cuoco e un musicista: entrambi trasformano la materia prima in prodotto finito e possiedono una solida conoscenza degli elementi che la compongono: ingredienti in un caso e note musicali nell’altro. Hanno entrambi praticato una lunga gavetta, ottenuto una specializzazione e, una volta acquisita la qualifica di Chef o Maestro, sono diventati re- sponsabili di un’équipe di collaboratori: il primo di una brigata di cucina e il secondo di un’orchestra"
Quello tra cibo e musica è un legame lungo e solido, che comincia dai simposi greci (o forse ancora prima, da antichi riti tribali risalenti alla Preistoria) e arriva fino ai giorni nostri, in cui le rock star condividono i loro snack su Instagram. Un legame che viene raccontato in Gast(rock)nomia: Storie di cucina e rock'n'roll, il libro scritto dall'ex dj e musicista John N. Martin.
Un libro denso di storia e aneddotica, che unisce interviste a classifiche e liste (come le migliori canzoni sul cibo, divise per portata), ripercorrendo tutte quelle volte in cui il mondo della musica e quello della cucina si sono incrociati. Cantanti gourmand come Frank Sinatra (grande appassionato delle fettuccine al pesto) o Elvis Presley (disposto a fare centinaia di chilometri solo per avere il suo sandwich preferito), i luoghi gastronomici più importanti per la storia della musica, e tanti altri incontri (e scontri) tra due arti, quella culinaria e quella musicale, che a volte sono perfino padroneggiate dalla stessa persona: sapevate della passione di Gualtieri Marchesi per il pianoforte?
A metà tra saggio e racconto, un libro da bere in un sorso, che lascia in bocca un buon sapore. Come la massima di Gioacchino Rossini citata all'inizio di un capitolo: "La vita svanisce come la schiuma di una bottiglia di Champagne. Chi se la lascia sfuggire senza averne goduto è un pazzo".
Trovate Gast(rock)nomia sul sito di Arcana Edizioni a 16 euro
