Un bancone, una storia, una città. Questo è il punto di partenza di Già Latteria, il libro che racconta la storia del Marsalino. Che, per i non bolognesi, è "Un luogo che accorcia le distanze, in cui la socialità inizialmente sembra difficile, ma poi diventa facile come bere un cicchetto" spiega Luca Marozzi, uno degli autori (e ideatori) del libro "È un'osteria non come tante ma più di tante, il simbolo di una socialità da locale bolognese old fashioned, in cui da avventore diventi conoscente, amico, resident, e infine uno di famiglia".
In via Marsala, pieno centro storico di Bologna, negli anni 70 c'era una latteria gestita da tre sorelle. E dal 1989 invece c'è un pub osteria. Uno dei punti di riferimento della vita notturna bolognese, intorno al cui bancone di legno in 25 anni sono passati spritz, storie, incontri, persone. Come raccontare venticinque anni di vita senza scadere nell'autocelebrazione?
Ci sono riusciti il giornalista Giovanni Baiano, lo scrittore Luca Marozzi, l'oste Fabio Rodda e l'esperto di comunicazione Emanuele Venturoli. Hanno scritto un libro a otto mani che - ci tengono a specificare - non è sul Marsalino, ma con il Marsalino. Già Latteria racconta la storia di Laura e Alice: studentessa e professoressa, ma soprattutto amiche, che al Marsalino fanno aperitivi, scambiano confidenze e condividono pezzi di vita. Insieme alla loro scorre la storia della città, e per tutte le vicende narrate si specifica la distanza chilometrica dal locale.
Un libro per chi il Marsalino lo conosce e lo ama ma anche per chi non c'è mai stato e, per 130 pagine, può sentirsi seduto al suo bancone di legno. Tra una chiacchiera e un Vodka Tonic.