Riaprono le cucine del cooking show da record. Appuntamento da domani, 17 gennaio, su Sky Uno alle 21.15. La novità più importante da segnalare è un nuovo giudice che affiancherà i "veterani" Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Antonino Cannavacciuolo nella ricerca del cuoco amatoriale più bravo d'Italia.
Si chiama Giorgio Locatelli ed è lo chef-patron del ristorante stellato Locanda Locatelli di Londra. Vera e propria celebrità (anche televisiva) nel Regno Unito, ha 55 anni, è nato sulla sponda varesina del Lago Maggiore e vanta una lunga carriera internazionale tra Parigi, Londra e Dubai.
Dopo aver lasciato il ristorante italiano di famiglia, ha lavorato al The Savoy e ha ricevuto il riconoscimento di Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana per i suoi meriti legati alla valorizzazione della cultura gastronomica italiana.
courtesy of MN Italia e Sky Uno
Naturale ed emotivo davanti alle telecamere, è uno dei punti di riferimento del jet set "gourmet": tra gli ospiti del suo ristorante londinese ci sono star del calibro di Kate Moss e Keira Knightly. Curiosità: ogni anno lo chef invia i suoi famosi amaretti morbidi alla Famiglia Reale inglese e, a quanto pare, la Regina li gradisce molto!
Lo chef è anche molto sensibile e legato al suo passato, visto che ha sempre in tasca la lettera della nonna, che gli ha insegnato a cucinare.
Locanda Locatelli, un "morso" di Italia a Londra
Il simpatico chef ha aperto con la moglie inglese Plaxy la Locanda Locatelli a Londra nel 2002. La cucina italiana è il cuore del menu: si trovano piatti come il Risotto all’Amarone della Valpolicella e radicchio, le Tagliatelle di castagne ai funghi selvatici, gli Gnocchi di patate con i funghi porcini e i Ravioli di fagiano al rosmarino. Non mancano i grandi classici, come il Minestrone e i Tortellini in brodo.
Credit photo: Locanda Locatelli - Londra
Tra le specialità, molto apprezzate dai londinesi, ci sono il Coniglio al forno con polenta e radicchio tardivo e l'Agnello in umido con salsa al Chianti, polenta e peperoni. Si finisce in dolcezza con il classico Tiramisù, ma non mancano proposte più elaborate come la Pannacotta alla fava di tonka, mandarini sciroppati, salsa amara di mandarini, crumble al timo e la Crema di castagne, meringa al caffè, fave di cacao croccanti, castagne sciroppate e gelato alla zucca.
courtesy of MN Italia e Sky Uno
Il primo ostacolo: il live cooking della prima serata
Ma torniamo al talent show. In migliaia hanno preso parte ai casting sognando il grembiule di MasterChef. Competitivi e agguerriti, gli aspiranti chef dimostreranno di essere preparatissimi già dall’inizio: durante il Live Cooking della prima puntata, quando daranno prova davanti ai giudici delle proprie capacità, e la successiva prova dell’Hangar, grazie alla quale emergeranno i 20 migliori cuochi amatoriali meritevoli di entrare nella cucina di MasterChef. A questo punto inizierà la gara vera e propria, una lunga e adrenalinica sfida caratterizzata dalle prove già note al pubblico: la Mystery Box, l’Invention Test e il temutissimo Pressure Test. I meccanismi delle prove impegneranno duramente gli aspiranti chef, che dovranno mostrare tutte le loro conoscenze e competenze tecniche facendo risaltare alcune delle loro peculiarità caratteriali.
Attesi, tra gli ospiti di questa edizione, Marco Pierre White, l’enfant terrible dell’alta cucina, profeta del gastro–punk e vera rockstar della ristorazione, oltre a Iginio Massari e all’atteso ritorno del tristellato Heinz Beck.
Le prove in esterna
Tornano anche quest’anno le prove in esterna, tra cui: quella a Roma in occasione della festa organizzata per il Quarantesimo anniversario dell’AIPD, Associazione Italiana Persone Down, dove i ragazzi down insieme ai concorrenti di MasterChef si sono impegnati in cucina per la preparazione del pranzo per i ragazzi dell’Associazione e per i loro amici e parenti; la prova all’Isola di Burano; l’esterna a Madrid al ristorante 3 stelle di David Munoz; e quella realizzata al Castello di Grinzane Cavour, riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità insieme ai paesaggi viticoli di Langhe, Roero e Monferrato. Nel Castello, Camillo Benso conte di Cavour vinificò per la prima volta, con la collaborazione della Marchesa Juliette Colbert, il barolo i cui vitigni possono valere fino a 4 milioni di euro all’ettaro. Ma oltre al Barolo, in questi 10 mila ettari di vigneti si concentra una delle più grandi produzioni di vini al mondo che comprende anche Barbaresco, Nebbiolo, Barbera, Dolcetto, Pelaverga, Roero, Roero Arneis e molti altri. I luoghi dominati dal Castello sono anche la patria del Tartufo Bianco d’Alba: per questo “tesoro” viene annualmente organizzata un’asta in cui i migliori lotti vengono battuti per oltre 100 mila euro.
MasterChef, format televisivo entrato nei Guinness World Records come “Format TV culinario più di successo al mondo”, ha incoronato lo scorso anno Simone Scipioni, studente di Scienze dell’Alimentazione e Gastronomia di Montecosaro (Macerata): chi sarà il suo successore? Appuntamento domani, giovedì 17, su Sky Uno per scoprirlo!