C’era una volta la cucina della nonna, piena di pentolacce ramate e utensili che nelle sue mani sembravano avere il dono di creare solo cose buone e belle. Come per tutto arriva il tempo di aprire il cassetto e seppellirci dentro ogni tipo di vecchiume dalla casseruola ramata al cucchiaio di legno. Non sempre si cambia in meglio più spesso si segue una moda o ci si fa affascinare dai gadget da cucina che promettono di cambiarci la vita in meglio, per farci faticare meno e trasformarci da pasticcioni a chef stellati. Sarà vero? Ecco alcuni strumenti che in cucina stanno scomparendo soppiantati dalle "nuove tecnologie".
Non sia mai che si parli male del wok, ma è certo uno di quegli accessori da cucina che sembrano essere diventati insostituibili per preparare una serie di pietanze di ambientazione orientale. Cucinare il pollo al curry, far saltare il riso basmati con le verdure in una normale casseruola è praticamente impossibile, dicono.
Fare un buon caffè con la moka è un'arte complessa. Bisogna trovare la miscela giusta, saper dosare la corretta quantità di acqua e dosare il macinato alla perfezione, ma c'è sempre il rischio che alla fine qualcosa vada storto: basta un buchino del filtro otturato e il disastro è servito. Che fastidio! Molto meglio le sterili cialde nella macchina apposita che non richiede nemmeno troppa manutenzione se non sciacquare la vaschetta e riempirla di acqua.
Quante dita ferite nel nome del prezzemolo tagliato fine fine? Quanti taglieri scheggiati per colpa di una mezzaluna inceppata in gherigli di noci? Ma questi sono i segni che lascia la vita, le rughe d'espressione della nostra cucina che oggi non vanno più di moda quindi spazio all'eterna giovinezza delle lame d'acciaio che tutto tritano e tutto sminuzzano.
Una volta provato il leccapentola non si può più tornare indietro, anzi pulisce, raccoglie, spalma, appiattisce, alliscia così bene che viene voglia di pasticciare in cucina solo per il piacere di usarlo. E il cucchiaio di legno? È ancora utile poggiato sulla pentola di acqua bollente per evitare che si formi la schiuma.
Chi è nata prima? La macchina del pane o le intolleranze alle farine e ai lieviti? Non c'è risposta certa al quesito che attanaglia le nuove generazioni. Certo per fare il pane nel forno elettrico ci vuole tanta pazienza ed esperimenti però non è forse quello il bello della cucina?
Come sarebbe la nostra vita senza il forno a microonde? Come potremmo scaldare le schiscette in ufficio? Preparare le patate lesse in 5 minuti, far rinvenire il pane congelato, la parmigiana del giorno prima e farci il tè in un nanosecondo? Eppure si narra che ancora oggi, ottobre 2014, in alcune zone del nostro Belpaese riesca a sopravvivere anche senza. Leggende metropolitane!
Forse è un po' ottimista pensare che l'olio di gomito sia stato soppiantato del tutto dalle planetarie, considerando quanto costano. Potremmo dire che l'olio di gomito è un decisamente demodè e l'impasto, anche quello della pizza, quasi quasi conviene comprarlo direttamente dal panettiere sotto casa.
Una volta una mia amica si mise a dieta ed ingrassò. Colpa della bilancia analogica tarata male, diceva. Se vuoi controllare le quantità e cercare di moderare calorie e grassi non puoi farlo se non hai la bilancia elettronica. Non solo pesa gli atomi e calcola le calorie, ma commenta sarcastica ogni volta che superi i 70 gr di pasta corta.
Il coltello di ceramica andrebbe venduto solo dietro prescrizione medica. Crea dipendenza. Una volta che si comincia ad usarlo non si riesce più a smettere. Il suo valore in cucina è tale che spesso è l'unico nello scola posate, mentre tutti gli altri ammuffiscono inutilizzati nel cassetto. Non serve altro, se non il coltello di ceramica per sfilettare il pesce, il coltello di ceramica per tagliare le pagnotte, il coltello di ceramica per sbucciare la frutta e la verdura...
Bisognerebbe fare una campagna social per riabilitare agli occhi del mondo intero la naturale utilità dei laccetti (quelli con anima di fil di ferro, quelli di spago, quelli di cotone o di lana, ma anche degli elastici e delle mollette da bucato) per chiudere i sacchetti. Non è chiaro cosa sia successo, fatto sta che ad un certo punto chiudere i sacchetti con i laccetti avanzati da quelli per il gelo è diventato quasi un reato. Se non usi il chiudi sacchetto basta un attimo, si sparge la voce e ti ritrovi ad essere un emarginato sociale.
Impossibile immaginare di trascorrere un pomeriggio qualunque del 2014 ad infarinare il mattarello di legno per tirare la pasta sfoglia o la pasta all'uovo. Sei pazzo? Oggi se non hai il mattarello di silicone sull'asse da lavoro di silicone sei solo un hipster nostalgico che non vuole ammettere che il futuro è adesso. Alza bandiera bianca, il mattarello di silicone is the new mattarello. Stop.
Dimenticate i brutti giorni in cui ogni stampino andava imburrato, poi infarinato o sporcato di pangrattato. Cancellate dalla vostra memoria le centinaia di cartoccetti che avete buttato nella vostra vita dopo aver preparato dei dolcetti o sformati. Silicone is the new cartoccetto.
Vi ricordate com’era la vita un tempo quando lo scolapasta occupava uno spazio tutto suo sugli scaffali della cucina? Chi aveva il brutto vizio di infilarlo nelle altre pentole si ricordava di smontare l’impalcatura sempre troppo tardi, quando la pasta rischiava di scuocere se non scolata subito. Quante emozioni in cucina grazie allo scolapasta. Ora che è compreso nel coperchio della pentola dove si cuoce la vita in cucina scorre serena e senza turbamenti.
La frusta a mano per montare la panna o gli albumi la usano solo i puristi della cucina e quelli che sono appena andati a vivere da soli e non si sono ancora dotati del prezioso elettrodomestico. Impossibile pensare di eliminare i grumi dagli impasti dei dolci senza la frusta elettrica, solo pensarci viene la pelle d’oca.
Là dove un tempo proliferavano le suocere e le nonne ora spuntano i bimby et similaria. L’alternativa moderna alla santa pazienza necessaria a preparare il risotto pere e taleggio, la polenta taragna e il ragù alla bolognese ha il cavo elettrico e un bicchiere che impasta, cuoce, rimesta e soprattutto ti avverte quando è ora di mettere a tavola. Che nostalgia quel: "Venite a tavola, è pronto!"