Se cercate la parola superfood in un motore di ricerca, otterrete 10 milioni di risultati per altrettanti siti web: pur essendo entrato nel nostro vocabolario di recente, questo termine ha ottenuto subito un successo inaspettato. Ma di cosa si tratta esattamente?
L'Oxford Dictionary, che li ha inseriti nelle proprie pagine fin dalla fine del secolo scorso, li descrive come: “Nutrient-rich food considered to be especially beneficial for health and well being”. Per questo motivo possiamo considerare “super” qualsiasi ingrediente la cui densità di nutrienti come vitamine, minerali, fibre e sopratutto antiossidanti, sia maggiore rispetto ad un altro.
Gli antiossidanti sono sostanze che agiscono direttamente sui radicali liberi, i principali fattori dell'invecchiamento dell'organismo umano, il cui processo viene velocizzato attraverso la conduzione di una vita ricca di stress, assunzione di tabacco e alcol, o una alimentazione sbilanciata.
Le bacche di Goji e di Maqui (un mirtillo selvatico Sudamericano) sono sicuramente tra i più celebri: donano tonicità ed energia, sono ottimi antinfiammatori come la Curcuma, proteggono il sistema immunitario e del maqui si pensa che aiuti a promuovere la perdita di peso nelle diete ipocaloriche, tanto da essersi guadagnato un posto nella top 5 dei “bruciatori di grasso”.
I semi di Chia, che sono ottimi come addensante a crudo e aiutano nella preparazione di budini dolci alla frutta, sono composti al 35% da grassi acidi essenziali come Omega3 e Omega6, otto volte più del salmone; inoltre equilibrano i trigliceridi con il conseguente beneficio sul colesterolo.
Questi sono alcuni esempi di ciò che viene considerato superfood, anche se ne esistono di più facile reperimento come i mirtilli, il cavolo riccio, i broccoli, l'avena, il tè verde. Tra i superfood si annoverano anche il vino rosso, ricco di antiossidanti, e il cacao: antidepressivo pret-à-porter per eccellenza e generoso di serotonina - conosciuta anche come “ormone del buon umore”. Naturalmente, per godere al meglio di questi nutrienti, è consigliabile non processarli attraverso la cottura che ne ridurrebbe drasticamente gli effetti nutrizionali.