Una critica che viene spesso fatta alla birra è quella di essere più esclusiva che inclusiva.
Un mondo per espertoni, dove ha accesso solo chi sa disinguere l'IBU (il grado di amaro) di una birra al primo assaggio, oppure chi è capace di discettare di luppoli autoctoni, malti tedeschi e spine inglesi. Forse però, per ampliare la conoscenza media di birra del nostro paese - in cui il vino continua a farla da padrone - servono operazioni "alternative", iniziative che dribblano l'aura iniziatica del settore e si rivolgono a chi dalla birra cerca più convivialità che meditazione, più divertimento che riflessione.
È proprio pensando a loro che Amarcord, storico (per i canoni brassicoli: è nato nel 1997) birrificio romagnolo, ha lanciato Twist on Beer, una carta dei cocktail proposta all'Amarcord Italian Gourmet Pub, il loro locale di Riccione, tutti a base birra.
Dove assaggiare i cocktail
A progettare il menu è stato Mattia Fabbri, che si è fatto le ossa da bartender in Australia, al To New York Restaurant & Cocktails di Rovereto e allo Speakeasy Belludi 42 di Riccione.
Quella dei beer cocktails non è certo una novità assoluta, ma è una novità - almeno in Italia - proporli in pianta stabile nella proposta di un locale, sfruttando quasi tutta la gamma di spine e bottiglie del birrificio.
Il risultato? È soprendentemente efficace. Lungi dall'essere un mero esperimento di stile, Twist on Beer valorizza le caratteristiche delle diverse birre - l'amaro, la schiuma, la dolcezza finale - reinterpretando i classici della miscelazione.
Ricette di birra e cocktail
Alcuni dei cocktail, come il Vodka Sour con schiuma di birra, prevedono abilità di mixology un po' più avanzate della media, ma altri sono effettivamente riproducibili a casa.
Rinfrescantissimo il Moscow Mule a base di vodka, succo di lime, estratto di zenzero e birra Ama Bionda, una Belgian Ale con dei sentori freschi e agrumati che stanno molto bene nel cocktail estivo per eccellenza, sostituendo la "tradizionale" Ginger Ale. Da provare anche l'idea di utilizzare una birra fruttata, ad esempio ai lamponi, nel Mojito: più estivo di così...
I due twist che ci hanno conquistato di più però sono stati quelli sull'Americano e sul Black Russian, due classici della miscelazione che l'incontro con la birra arricchisce e, in un certo senso, "ingentilisce".
Il primo viene preparato senza soda, con Campari Bitter, Vermouth Rosso e Birra Amarcord Volpina, una Red Ale dai sentori caramellati. Il Black Russian invece non prevede il liquore al caffè, bensì un semplice sciroppo, a cui vengono aggiunti la vodka e la Ama Mora, una Imperial Coffee Porter: consigliato per il dopo cena, fermarsi a uno sarà molto difficile.
Segui FineDiningLovers anche su Facebook