"Promuovere il vero Made in Italy agroalimentare all'estero, anche attraverso la collaborazione di chef di fama, significa rafforzare la nostra presenza sui mercati stranieri e conquistarne anche di nuovi"
Così Maurizio Martina, Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, commenta la firma del Protocollo d'Intesa per la Valorizzazione all'Estero della Cucina Italiana di Alta Qualità.
La firma è avvenuta ieri alla Farnesina alla presenza di membri del governo (Martina, il Ministro degli Affari Esteri Paolo Gentiloni e il Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini) e protagonisti del mondo dell'alta cucina: tra gli altri Davide Oldani, Cesare Battisti, Carlo Cracco, Gianfranco Vissani, Cristina Bowerman, Matteo Baronetto.
Il Protocollo fa parte del Food Act, un piano di azione del Governo per valorizzare il nostro patrimonio enogastronomico, e si concentrerà su alcuni paesi esteri (in particolare Stati Uniti, Giappone, Repubblica Popolare Cinese, Federazione Russa, Emirati Arabi Uniti e Brasile) dove il problema della contraffazione della cucina italiana è molto diffuso, sia a livello di prodotti che di ristorazione.
Sono previsti eventi come una Settimana della cucina italiana organizzata da Ambasciate e Consolati a dicembre; master class per gli chef stranieri; giornate italiane in occasioni di eventi sportivi come le Olimpiadi di Rio. Molto importante poi il finanziamento di 1 milione di euro per 50 borse di studio ai giovani under 30 che potranno così completare la loro formazione all'estero.
Un lavoro sinergico di istituzioni e privati per tutelare e promuovere l'intero comparto agroalimentare, importante a livello economico ma anche simbolico, per dimostrare come la scarsa compattezza del mondo enogastronomico italiano (che ci è stata più volte criticata, sia dall'interno che dall'esterno) possa essere superata.
Il testo intero del Protocollo lo trovate qui. Sulla pagina Facebook del Mipaaf invece potete vedere alcuni video con protagonisti gli chef.