I Caraibi hanno pochi rivali quando si parla di rum. Anche le isole più piccole possono vantare distillerie che producono alcuni dei rum più pregiati del pianeta.
Anche se ci sono molte teorie al riguardo, i più di solito concordano sul fatto che il nome viene dalle ultime tre lettere della parola latina per zucchero, saccharum. Barbados è solitamente considerata la prima produttrice professionale, ed è qui, nella capitale Bridgetown, che cominciamo il nostro tour.
MOUNT GAY RUM, BARBADOS
I proprietari sostengono che, con non meno di 314 anni di esperienza nel distillare il liquido color ambra dorata, sia la distilleria dalla più antica produzione continuativa nel mondo. Nel 18esimo secolo l'imprenditore Sir John Gay era amico di John Sober, uomo che, oltre ad avere un nome deliziosamente evocativo (sobrio, NdR), era stato abbastanza fortunato da ereditare una distilleria.
I loro talenti combinati portarono al successo la Mount Gay Rum, al punto che iniziarono ad esportare i loro prodotti via mare. Il sapore, distintivo e intenso, è una combinazione dell'acqua purissima utilizzata, della melassa di Barbados conosciuta come "oro nero", e degli alambicchi tradizionali in cui avvengono distillazione e fermentazione. La maturazione prima del blend finale, che può comprendere anche dozzine di distillati, si svolge in botti di quercia bianca che una volta contenevano whisky americano.
D'obbligo una fermata al loro grande centro visitatori per imparare di più sulla storia del rum - e ovviamente per una degustazione.
RHUM AGRICOLE CLÉMENT, MARTINIQUE
Martinique è territorio francese dal 1946. Il rum costituisce un terzo dell'economia e ci sono sette distillerie, ma solo una rimane a gestione familiare: Clément.
L'antica distilleria, una bellissima casa circondata da bouganvillea, lo staff spiega come degustarlo al meglio: "Afferrate il calice - non il vetro. Muovete il bicchiere per lasciare che l'alcoli evapori e poi annusate le diverse sfumature - vaniglia, caramello, zenzero...".
I loro rum Golden e Ambre maturano in legno per 12-18 mesi, mentre gli altri stanno in botti di quercia per un periodo che può variare dai 18 mesi ai 15 anni. Come per il vino, ci sono annate eccezionali: la 1952, la 1956 e la 1970. Insistono nel definire il loro un rum agricolo, non industriale, perché è prodotto con zucchero di canna e non molassa. Come risultato, è l'unico rum al mondo a possedere l'AOC – Appellation d’Origine Contrôlée – come lo Champagne o il Cognac.
CLARKE’S COURT, GRENADA
La piccola isola di Grenada potrà avere solo 100,000 abitanti, ma sono tutti d'accordo nel ritenere il Clarke’s Court Rum l'esportazione di cui vanno più orgogliosi, grazie ai suoi 80 anni di esperienza nell'arte della distillazione, dell'invecchiamento e dell'imbottigliamento.
Nell'Hospitality Centre potete degustar tutti i loro rum circondati da un curioso arredamento ottenuto proprio dalle botti di legno.
Con una percentuale di alcol del 90%, a prova di occhio lacrimanete, il River’s Rum è sicuramente il più forte di Grenada, mentre il Clarke’s Court ‘Pure White’ - che vanta un rispettabile 69% di alcol e ha vinto diversi premi internazionali - dà il suo meglio servito con un po' di amari locali.