"Fare il pane con la pasta madre è riavvicinarsi alla Terra e godere della bellezza del dono. Regalare il lievito in eccesso agli altri, anche sconosciuti, e ricevere in cambio un fiore e un sorriso. Auguro a tutti di provare nella vita la stessa gioia, la stessa sorpresa e la stessa soddisfazione che assaporiamo davanti a un pane appena sfornato"
È facile liquidare la pasta madre come una moda, un trend della panificazione destinato a scomparire. Meno facile è farlo dopo aver letto Pasta Madre, il libro che raccoglie le ricette di Riccardo Astolfi, il fondatore della Comunità Pasta Madre e del Pasta Madre Day. Già dalla prima pagina si intuisce quanto preparare il pane fatto in casa con lievito madre, per Astolfi, sia un modo di intendere la vita tout court: legame con le tradizioni che non esaurisce la voglia di sperimentare; godere delle piccole cose, dalla merenda in famiglia al brunch con gli amici; capacità di assorbire aromi, colori e sapori da ogni viaggio e ogni esperienza.
Il libro parte dalle basi, spiegando come creare e conservare la pasta madre, passando per farine, idratazione e qualsiasi nozione tecnica vi serva per mettere le mani in pasta. E poi si passa alle ricette: leggendole vi sarà difficile credere che Astolfi non sia un professionista. E vi sarà difficile, soprattutto, sceglierne solo una - e resistere alla tentazione di provarle tutte.
Ma perché sceglierne solo una quando puoi fare colazione con un banana bread al caffè, pranzare con i panzerotti ripieni di zucca e cipolla caramellata, fare merenda con le mele caramellate in cartoccio di pane speziato e accompagnare la cena con i taralli zenzero e peperoncino?
Non solo pane nelle 219 pagine del libro. Ci sono i capisaldi della tradizione italiana, dalla fugassa ligure alla piadina romagnola. Ci sono ispirazioni da oltreconfine, come le zeppoline integrali alla provenzale o il pain d'épices con zenzero candito. E c'è la voglia di sperimentare, che sia con un panbrioche cacio e pepe o con i bocconcini di castagne e timo.