Chef Paolo Trippini è una figura imponente. Basta un'occhiata per capire il tipo di serata che vi farà passare: all’insegna del mangiare bene, della sostanza, della pancia piena e soddisfatta. Ma alle volte le apparenze ingannano. La sua cucina non parla solo questa lingua succulenta, perché Trippini usa gli ingredienti della sua Umbria e li trasforma in pietanze delicate da goderne senza appesantire. E se non si può andare in Umbria, è l’Umbria che viene da voi.
Dal 10 febbraio al 30 aprile il suo ristorante Trippini a Civitella del Lago - premiato con piatto e posate anche dalla Michelin- si ferma all’ultimo piano di Eataly Ostiense, in quel di Roma.
Una filosofia, un amore: quello del bosco, delle sue offerte e dei cicli della natura che si baciano nei piatti lasciando trapelare, una forchettata dietro l’altra, una finezza non da poco.
Se a pranzo il menù trova una sua formula più veloce e "alla mano", con la cena le cose cominciano a farsi decisamente più interessanti.
Le portate del ristorante di Civitella del Lago finiscono sui tavoli con vista Cupolone uno per uno, in un percorso gustativo che parla la lingua della tradizione e della leggerezza.
Si parte con il Bosco Umbro (12 euro), piatto simbolo dove le patate sono la base e il top lavorate sia come vellutata, sia in pezzi per creare un gioco di consistenze. Da mangiare al cucchiaio, gli ingredienti cambiano a seconda di ciò che il bosco offre e che il padre dello chef va a raccogliere ogni mattina. Delicato, armonioso, con gli ingredienti trattati il meno possibile senza la minima possibilità di pestarsi i piedi. Setoso e buonissimo.
Nella sezione primi, degni di nota i Tortelli di broccoli con ragù di coniglio bianco - alla vecchia maniera - e tartufo bianchetto (16 euro), il cosiddetto “tartufo dei poveri”, poco considerato e pregiato, che però porta note d’aglio capaci di spingere a livelli più alti la sapidità del ragù e del broccolo. Niente sale, non serve. O le più dirette Pappardelle al cinghiale con salsa agli agrumi (16 euro), degne del migliore foodporn.
Anche i secondi non passano inosservati: è veramente difficile dimenticarsi l’Agnello fritto e poi arrosto su una crema di pecorino e menta (20 euro). Gustoso, appagante, avvolgente, per niente pesante.
Per regalarvi un’esperienza di goduria e delicatezza, il Ristorante del Terzo piano in questo periodo è il luogo giusto. Si entra con i profumi della primavera e ce li si ritrova nei piatti, in un gioco di rimandi leggero ma soddisfacente.
Certo, Burian permettendo.
Cosa: Il Bosco Umbro
Dove: Eataly Ostiense, Piazzale 12 Ottobre 1492 Roma
Info: +39 06 90279201
Web: eataly.net
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