E’ indubbiamente il re dei cocktail sour ideale per essere bevuto pre-pasto e perfetto quando accompagnato dal giusto quantitativo di ghiaccio. Il famoso sapore del Whiskey Sour è dovuto alla perfetta combinazione di whiskey bourbon, succo di limone, zucchero e albume d’uovo che insieme creano un gusto unico e caratteristico.
La sua storia è davvero antichissima e le leggende sulla sua nascita sono molte e spesso confuse. Secondo la leggenda più accreditata il Whiskey sour è nato intorno al 1870 da un’idea dell’inglese Eliott Stubb. In quel periodo, infatti, Stubb aprì un bar a Iquique (piccolo villaggio in Cile) che non decollò immediatamente. Per questo motivo l’uomo si mise a sperimentare al fine di attirare clienti; da qui nacque questo cocktail diventato negli anni un must quando si parla di whiskey.
In molti però sconfessano questa storia portando a testimonianza il celebre Thebartender’s guide: how to mix drinks di Jerry Thomas pubblicato nel 1862 che menziona il cocktail. Secondo questa seconda ipotesi la bevanda sarebbe da attribuire alla marina britannica che in quel periodo preparava bevande a lunga conservazione in grado di prevenire malanni e sollevare i marinai dalle condizioni disagiate in cui si trovavano.
Seppur gli ingredienti possano sembrare molti in realtà il Whiskey Sour è un cocktail davvero semplice da preparare. Basta riempire uno shaker di ghiaccio e aggiungete 4,5 cl di bourbon whiskey, 3 cl di succo di limone e 1,5 cl di sciroppo di zucchero. Agitare il tutto e il cocktail è ultimato. Il tocco finale può essere qualche frutto per decorarlo, ma molto spesso viene servito senza.